Quartu Sant’Elena, gattini gettati dentro il contenitore della roba usata, anche l’unico felino sopravvissuto alla crudeltà umana è morto. La cittadina che aveva rinvenuto la cucciolata: “La sua vita è durata appena 10 giorni, poi ha raggiunto i fratellini. Tristezza infinita per lei. Le avevo dato il nome Licia”. Una storia finita male, nessun lieto fine da raccontare quello che ha accompagnato i gattini strappati dalle zampe di mamma gatta e gettati tra gli indumenti da donare a chi ha necessità: il fatto è avvenuto il primo aprile, simile a tanti altri che si susseguono da settimane e che mostrano l’orrore che certi esseri umani mettono in atto nei confronti degli animali. Cuccioli non graditi e uccisi o abbandonati nei modi peggiori, a Quartu era stata Donatella a fare la triste scoperta. Aveva raccontato tutto a Casteddu Online anche con la speranza di sensibilizzare chi non mostra pietà verso piccole vite appena venute al mondo. Di tutti i gattini rinvenuti, solo la calico, femminuccia tricolore, che gemeva nella busta, era sopravvissuta. È stata accudita con amore dalla cittadina, era in prognosi riservata, ma non ha superato le difficoltà.
“Questo è quanto. L’orrore che ho vissuto vedendo queste piccole anime innocenti, destinate a una morte atroce, non ha parole.
L’essere umano è il peggiore che possa esistere. Confido nella giustizia divina per chi si macchia di tali abominevoli crimini. Purtroppo non ci sono telecamere che avrebbero potuto riprendere il colpevole”.











