Un’area oggi abbandonata e incolta, nella zona di Pardinixeddu, compresa tra il prolungamento di via Marconi e via Uda, non distante dal viale Europa e, dall’altro lato, dal lago Simbirizzi, che presto ospiterà attività commerciali. Rivoluzione in arrivo a Quartu dopo quasi un ventennio di attesa. Il progetto del piano di lottizzazione di insediamenti produttivi ha fatto, nelle ultime settimane, grossi passi in avanti. È di oggi la notizia della proposta di variante al piano di assetto idrogeologico per l’apertura della fase di partecipazione e osservazione. Si tratta di un progetto molto travagliato, come spiega l’imprenditore e rappresentante dei proprietari della lottizzazione, Sergio Serra: “Se ne parla da diciotto anni, anche all’epoca il sindaco era Graziano Milia. Mi era stata negata la possibilità di creare una lottizzazione di case e appartamenti, e quindi è stata fatta la modifica per consentire insediamenti di tipo commerciale”. La zona è variegata e, stando alle carte prodotte dagli esperti chiamati in causa dal privato, il piano stesso “non ha messo in luce particolari criticità dal punto di vista idraulico” e nemmeno rischi per l’incolumità delle persone. Serra snocciola le attività che apriranno negli ettari oggi abbandonati e ricoperti da erbacce: “Un ristorante, assente in tutta quella zona, poi un centro massaggi, capannoni che ospiteranno piscine pronte per essere vendute ed uno show room dedicato all’esposizione di piastrelle della mia società, l’unica fabbrica in cemento ancora aperta oggi, la Sam”. Prevista anche una riqualificazione della zona: “Saranno realizzati parcheggi e marciapiedi nel 30% di tutta l’area interessata. Così anche la strada principale sarà abbellita anche con gli alberi”.
L’imprenditore è sicuro: “Abbiamo la strada spianata per fare i lavori, parliamo di almeno 4 milioni di euro. La Regione ha già approvato tutto, dando l’ok a fine luglio. Ormai manca solo l’ok da parte del Consiglio comunale”. Un ultimo via libera, quindi, che sarà ovviamente successivo alla fine degli approfondimenti previsti dall’Autorità di bacino regionale. Con le modifiche fatte, però, Sergio Serra conferma di avere già tutti i “sì” necessari in tasca.









