Nel pieno dell’estate, con le strutture ricettive al completo e le attività turistiche in pieno fermento, a Quartu arriva una chiusura che fa infuriare residenti e operatori del settore. Per quattro giorni, l’accesso al porto turistico e al Sighientu Resort è stato completamente interdetto a causa di lavori stradali non annunciati. Il risultato? Un resort a quattro stelle isolato e un intero comparto penalizzato. A sollevare la protesta è Roberto Matta, presidente dell’Associazione Turistica di Quartu Sant’Elena, che attraverso i social parla di “una scelta assurda, ma vera” e accusa la mancanza totale di coordinamento: “I lavori non sono frutto di alcuna emergenza e avrebbero potuto – e dovuto – essere programmati in autunno, senza colpire ospiti, lavoratori e imprese in piena stagione”. A peggiorare il quadro, il metodo di esecuzione: la carreggiata è stata completamente chiusa, invece di adottare un sistema a corsie alternate per limitare i disagi. Ma non è tutto. Secondo quanto segnalato, nel 2026 l’intera area sarà nuovamente interessata da scavi per la posa delle fognature. “Quindi tutto questo sarà buttato via tra meno di due anni”, scrive Matta. “Non è programmazione, non è coordinamento. È solo disorganizzazione e mancanza di rispetto per il territorio. Il turismo non si tratta così”. Una denuncia dura, che mette al centro ancora una volta la fragilità della pianificazione locale e il rischio di vanificare gli sforzi per rendere Quartu una vera destinazione turistica.










