A Quartu 2500 persone col reddito di cittadinanza, task force per rintracciarle tutte: “Dovranno fare anche tirocini”

Un esercito di quartesi senza lavoro o bisognosi che prendono, ogni mese, il bonus del Governo. Il piano dell’assessore comunale alle Politiche sociali Camboni: “Li inseriremo in percorsi virtuosi per essere utili a tutta la cittadinanza, dobbiamo però anche garantire l’inclusione sociale per chi non ha un’occupazione”


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Sono 2500 i quartesi che beneficiano del reddito di cittadinanza. Una parte, ovviamente, non ha un lavoro e, ogni mese, riceve nella card il bonus del Governo, che può arrivare a sfiorare gli ottocento euro. C’è poi, chi, anche, prende solo una parte del reddito perchè, con le entrate mensili, non arriva a toccare una certa soglia. Migliaia di persone che, dopo una lunga attesa, stanno per essere tracciate dal Comune di Quartu. L’assessorato delle Politiche sociali ha creato una task force per rintracciarli tutti: “Partiranno dei progetti comunali, si tratta di formazione e di tirocini”, spiega l’assessore comunale Marco Camboni. Il gruppo di lavoro creato nei suoi uffici dovrà “operare ai progetti correlati al reddito di cittadinanza. In totale a Quartu, compresi quelli gestiti dal Centro per l’impiego, parliamo di duemilacinquecento persone, un dato ovviamente fluido e in continuo aggiornamento”. Vuol dire che potrebbero essere anche di più le persone, dai diciotto anni in su, che beneficiano del bonus. Ma il Comune guidato dal sindaco Graziano Milia ha appena gettato le basi per quella che sembra essere una rivoluzione, proprio mentre in parallelo è stato attivato lo sportello di segretariato sociale telefonico per il reddito di cittadinanza: ” Uno degli intenti di quest’iniziativa è creare percorsi virtuosi che possano essere utili all’intera cittadinanza in termini di miglioramento del territorio e benessere collettivo. Allo stesso tempo”, aggiunge Camboni, “potremo garantire la dignità di un progetto di inclusione sociale a quelle tante persone che sono senza occupazione”.
La task force è stata appena formata, stiamo raccogliendo i dati delle persone interessate”. Servirà quindi del tempo, prima di avere tra le mani gli elenchi con tutti i nominativi: “Si tratta di progetti inclusivi” e, nel caso del Comune, si tratterà di “formazione e tirocini”.


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