Quartu Sant’Elena perde il Serd di via Cavour, l’Asl chiude la struttura che, per anni, è stata un punto di riferimento per tantissime famiglie e malati. Tutto trasferito in via dei Valenzani, accanto alla Cittadella della salute. Il risultato, però, è che la terza città della Sardegna ha perso un centro fondamentale e che, anche nei momenti più bui della sanità, è sempre riuscito a garantire assistenza. La Fials non ci sta e, con i due segretari di Cagliari e del Sud Sardegna, Paolo Cugliara e Giampaolo Mascia, è pronta alle barricate: “Un amaro regalo sanitario di inizio 2023. Infatti, in questi giorni, sono tantissime le segnalazioni che arrivano da parte di cittadini preoccupati ed indignati per tale situazione. La Fials non condivide questa ennesima scelta, estremamente ottimistica sulle sue eventuali ricadute organizzative positive, che ottiene invece, paradossalmente, l’effetto di depotenziare l’offerta sanitaria destinata alla popolazione di Quartu nonché dei territori della Trexenta, del Sarrabus Gerrei e del Parteolla”.
Il programma regionale di interventi nel settore delle dipendenze “prevede inderogabilmente un Serd in ogni distretto della Asl ed eventuali scelte difformi vanno in direzione contraria a quanto previsto attualmente dalle norme. Infatti, la scelta del legislatore è andata incontro alle crescenti esigenze sanitarie proprie dei pazienti affetti da dipendenze patologiche e comportamentali, di per sé patologie estremamente delicate con forti ed importanti ricadute sociali”. Inoltre, “non va sottovalutato il fatto che questa riorganizzazione colpisce negativamente sia i dipendenti in organico nella struttura di via Cavour, sia quelli in organico in via dei Valenzani. In entrambe le sedi, l’impegno e la dedizione del personale sanitario al lavoro sono eccellenti, ma bisogna ricordare che molti sono già gravati da riconosciute patologie invalidanti o con limitazioni assegnate dal competente medico del lavoro. Senza considerare l’aumento esponenziale dei carichi di lavoro per il centro di via dei Valenzani, con evidenti ripercussioni sulla qualità dell’assistenza stessa. Questa scelta scellerata ha il primato di essere riuscita ad indignare sia la popolazione sia la stessa politica sarda, prova ne siano le numerose interrogazioni in merito da parte di diversi consiglieri regionali. Siamo proprio sicuri che per i pazienti e le loro famiglie, non fosse possibile individuare un’altra soluzione meno penalizzante del disagio rappresentato dalla chiusura, visto che per molti di loro sarà impossibile recarsi in quello di via dei Valenzani? Possibile che non sia stato individuato per tempo e nelle vicinanze dello stesso, un adeguato locale alternativo?”. I sindacalisti chiedono all’Asl, “di trovare con urgenza un locale idoneo ad accogliere questo importante centro di assistenza sanitaria”.











