A Quartu Sant’Elena ci sono seimila passi carrabili, ma cinquemila appartengono a “fantasmi”. In una città nella quale per tantissimi anni non si è dovuto scucire un centesimo per avere uno spazio sicuro per la propria auto, la Giunta Milia ha deciso di cambiare rotta e chiedere il pagamento della tassa degli ultimi due anni: “Obbligatoria per legge, da quando è entrata in vigore la tassa unica patrimoniale”, precisa, sin da subito, il presidente della commissione comunale Urbanistica e Traffico, Stefano Busonera: “Per vent’anni circa non si è pagata nessuna tassa, ora ci siamo trovati a dover censire migliaia di passi carrabili tutti in una volta. La società Abaco ha vinto la gara d’appalto”. Proprio Abaco ha spedito una raffica di bollettini a quartesi che non hanno mai avuto lo spazio garantito per l’automobile: “Si tratta di errori dovuti alla sovrapposizione di indirizzi presi dall’anagrafe e ai programmi di geolocalizzazione. Se il cittadino segnala l’errore la richiesta di pagamento viene annullata”, precisa Busonera. A dieci giorni dal termine ultimo per l’autocensimento la situazione non è però rosea.
“Siamo in forte ritardo”, ammette il consigliere di maggioranza, nel ricordare che l’amministrazione ha messo in piedi tutti i più validi sistemi per registrarsi: “Si può fare anche online, un autocensimento sul portale. Così si evita di dover pagare la mora. Ai cittadini chiedo di darci una mano, quella sui passi carrabili è una tassa che si paga in tutte le città italiane. Il ricavato annuo previsto è di 400mila euro”. Denari che consentiranno, in prima battuta, “di assumere nuovi vigili urbani”. La caccia a tutti i proprietari dei passi va avanti, in parallelo alla nuova gara per il carro attrezzi: “L’appalto per la rimozione dei veicoli va di pari passo, una volta che avremo un quadro completo dei passi carrabili a Quartu potremo far intervenire il carro per tutelare ancora di più i cittadini”.











