Il sagrato si è trasformato in una seconda porzione di chiesa, all’aperto, per l’addio a Roberto Massa, il diacono cinquantaduenne morto due giorni fa nel terribile schianto tra la sua moto e un’auto a Quartu. Dopo la veglia di preghiera di ieri sera, durata un’ora, l’ultimo saluto a un grande collaboratore della basilica di Sant’Elena: animatore, organizzatore di eventi social nell’oratorio e sempre in prima linea a tutti gli eventi religiosi. Al primo banco, ovviamente distrutti dal dolore, i parenti: la moglie e i tre figli hanno faticato a reggere le tantissime mani da stringere per le condoglianze. Tra i banchi presente anche il sindaco Graziano Milia, vari assessori e consiglieri di maggioranza e opposizione, i ragazzini e gli adulti che avevano a che fare con “il nostro gigante buono”. I palloncini bianchi mischiati a quelli arancioni, uno dei colori che distinguono da sempre il simbolo della basilica e di Sant’Elena, si sono liberati nel cielo mentre gran parte dei partecipanti alle esequie si trovava ancora nel colonnato centrale, in attesa di poter uscire.
Poi, spazio solo a un lungo applauso, tante foto fatte con lo smartphone per avere per sempre un ricordo, per quanto triste anche profondo, dell’addio a una persona buona, gentile, altruista e premurosa. La parrocchia di Sant’Elena, senza Roberto Massa, sarà sicuramente un po’ più vuota.












