Tre milioni di euro per arginare il rischio di piene e inondazioni e per contrastare l’erosione costiera mettendo in sicurezza il litorale quartese. E’ questo l’ammontare del piano generale di interventi per il “Coastal Management” sulla rete idrografica del territorio, previsto dall’Amministrazione Comunale di Quartu Sant’Elena per i prossimi tre anni e che si concentra sul reticolo terminale dei corsi d’acqua con misure di manutenzione e di ripristino del regolare deflusso alle foci. Un piano imponente, una vera e propria cura d’urto sulle aree più compromesse del territorio che l’Amministrazione ha messo a punto avvalendosi della collaborazione della Direzione Generale del Distretto idrografico (A.D.I.S) della Regione Sardegna, attraverso un apposito Accordo per “attività di gestione costiera delle aree focive classificate a pericolosità idraulica, da frana e di inondazione costiera”. Oltre al sostegno dell’ADIS sul piano tecnico, per rendere operativo il piano l’Amministrazione punta al reperimento di fondi regionali, nazionali ed europei, attraverso la partecipazione ai relativi bandi e ricorrendo se del caso anche a risorse proprie attraverso forme di co-finanziamento.
Gli interventi previsti riguardano, in generale: -Il miglioramento dei deflussi di piena ordinaria nelle aste fluviali terminali; -la salvaguardia della linea di costa e messa in sicurezza del litorale -il ripristino della condizione di naturalità della costa bassa; -la difesa dalle inondazioni costiere; Inoltre, sulla base dell’accordo istituzionale con l’ADIS l’Amministrazione comunale intende rispettare i principi tesi alla tutela dell’ambiente ed al contrasto dei cambiamenti climatici attraverso misure di “adattamento” (tutto quanto operato per realizzare condizioni in cui territorio e/o strutture antropiche possano resistere alle sollecitazioni indotte da eventi e forzanti naturali); “mitigazione” ( tutto quanto operato per ridurre le cause, in particolare agendo sulla riduzione dei fattori clima alteranti) e di contrasto all’erosione costiera. La collaborazione tecnica con l’A.D.I.S. garantirà un supporto altamente qualificato e consentirà l’elaborazione dei successivi livelli di progettazione. In particolare si intende costruire un Piano di Manutenzione dei bacini idrografici e delle foci del rio Foxi, rio Su Pau, rio Cuba, rio Arrizzolu Saliu, rio Arenargiu, rio Murtaucci, rio Geremeas e rio Su Tuvu Mannu. In relazione all’erosione costiera si metteranno in campo le seguenti azioni: -rinfranco della spiaggia sommersa nei tratti soggetti erosione; – ricostituzione del cordone litoraneo sommerso; – rafforzamento del cordone dunale di retrospiaggia. Perno centrale e strategico di questa tipologia d’intervento sarà il territorio di Sa Tiacca, in cui sono evidenti e già molto avanzati i segni dell’erosione costiera, legata anche alla costruzione di abitazioni: “Si tratta di un ulteriore passo concreto in avanti per quanto riguarda la lotta all’erosione costiera nel nostro territorio e la messa in sicurezza di tanti abitanti che vivono nella zona del litorale”, spiega il vicesindaco con delega all’Ambiente, Tore Sanna. “Le foci dei fiumi sono spesso intasate dai rifiuti o dai canneti. Possiamo già contare su una parte di nostre risorse per intervenire, il resto dei tre milioni lo chiederemo alla Regione”.








