Quartu si prepara a un weekend di cultura e spettacolo con la tappa cittadina di monumenti aperti. Ventuno luoghi storici della città, tra chiese, case tradizionali, palazzi artistici, e siti archeologici si apriranno alla visita di appassionati, turisti e curiosi, che potranno anche usufruire delle guide grazie al contributo di tantissimi volontari delle scuole cittadine e delle associazioni. Mostre, concerti e rappresentazioni faranno da corredo per un’offerta completa che possa entusiasmare e coinvolgere i visitatori, che quest’anno avranno anche la possibilità di passeggiare in libertà e ristorarsi all’aperto grazie alla chiusura della centralissima via Eligio Porcu.
È una Quartu nuova quella che il 28 e il 29 maggio aprirà portali e portoni. Una città pronta a mostrarsi con una luce diversa da quella della quotidianità. Monumenti Aperti fa tappa in città nell’ultimo dei cinque weekend previsti dall’iniziativa su scala regionale (con qualche richiamo nazionale, in Piemonte). L’evento ha infatti coinvolto tutta l’Isola, da Nord a Sud, con 45 Comuni e 13.000 volontari, in massima parte studenti di ogni ordine e grado, impegnati in un’ammirevole attività di valorizzazione dei beni culturali e di volontariato, la più grande nella nostra Regione. Una festa popolare che va avanti da decenni e che ogni anno cresce e si rinnova: quella in corso è infatti la ventesima edizione.
Coordinata da Imago Mundi Onlus e soprintesa da un qualificato Comitato Scientifico Promotore, composto da Consiglio Regionale della Sardegna, Regione Autonoma della Sardegna – Assessorati del Turismo e della Pubblica Istruzione e Beni Culturali, Soprintendenza Archeologica e Polo Museale della Sardegna, Archivio di Stato di Cagliari, Ufficio Scolastico Regionale per la Sardegna, Provincia di Cagliari, Comune di Cagliari, Camera di Commercio di Cagliari, l’Università degli Studi di Cagliari e Sassari, CTM Spa e ANISA, la manifestazione, che per il quarto anno consecutivo vanta anche il patrocinio della Presidenza della Camera dei Deputati, punta anche alla valorizzazione di siti sconosciuti o inaccessibili in altre occasioni, affidando la narrazione del patrimonio storico artistico e naturalistico principalmente agli studenti, dalle scuole elementari all’università, che rappresentano l’80% circa dei volontari coinvolti.
Monumenti Aperti è ormai considerato un appuntamento fisso non solo perché è una straordinaria occasione di riscoperta del territorio e delle proprie radici, ma anche perché rappresenta un’importante opportunità di crescita e sviluppo turistico. La manifestazione ha d’altronde contribuito in maniera importante all’aumento della consapevolezza e garantito visibilità alle ricchezze archeologiche, storiche ed ambientali del nostro territorio. Anche per questo l’attuale Amministrazione Comunale, fermamente convinta dell’importanza del progresso della città da questo punto di vista, crede molto nella valorizzazione dell’iniziativa.
Il Comitato Scientifico Regionale ‘Monumenti Aperti’ e l’Associazione Culturale ‘Imago Mundi’ hanno collaborato con l’Amministrazione nell’organizzazione della manifestazione, secondo il format già sperimentato anche negli passati a livello regionale, consolidato e apprezzato vista la rilevante partecipazione di pubblico e l’ampio gradimento riscontrato. Tra le iniziative finalizzate alla promozione ed alla valorizzazione del patrimonio architettonico, storico-artistico-culturale ed identitario cittadino, la manifestazione Monumenti Aperti è da considerarsi tra le proposte di maggior rilevanza, date le sue particolari caratteristiche organizzative e il numero di soggetti che danno il proprio contributo per la realizzazione.
L’edizione 2016 punta molto sulla valorizzazione dell’ingente patrimonio di edilizia tradizionale apprezzabile in città. Sono tante le case campidanesi visitabili nel fine settimana, alcune ancora poco note, come Casa Murgia Casanova, in via XX Settembre, o Casa Basciu Deiana, in via Eligio Porcu. Più recenti, ma non meno affascinanti anche le residenze di pregio site nel centro storico, quali Palazzo Xaxa e Palazzo Orrù. Senza dimenticare Casa Olla, vecchia casa-fattoria divenuta nel tempo dimora di grandi proprietari terrieri.
I monumenti saranno visitabili sabato 28 e domenica 29 maggio dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20, con l’eccezione di alcuni siti che seguiranno orari diversi, come dettagliato negli opuscoli distribuiti in tutti i luoghi di cultura. Negli edifici di culto le visite guidate saranno ovviamente sospese durante le funzioni religiose. Ed è infatti lungo l’elenco delle Chiese aperte: dalla Basilica di Sant’Elena Imperatrice alle plurisecolari Santa Maria Cepola, Sant’Agata, Sant’Efisio, San Benedetto. Sempre in centro sarà visitabile anche la Cappella dell’Asilo Infantile Dessì. E ancora, nel litorale, Sant’Andrea e, in località Simbirizzi, Nostra Signora del Buon Cammino. Inoltre saranno visitabili le più recenti Santo Stefano Protomartire e San Giovanni Evangelista (cripta e presbiterio). Infine sarà possibile scoprire la Chiesa Ortodossa di San Giuda Taddeo Apostolo. Restando in tema religioso non mancherà nell’offerta l’ex Convento dei Cappuccini di via Brigata Sassari.
Gli amanti dell’archeologia avranno modo di apprezzare sul litorale il Nuraghe Diana, sito in località Is Mortorius e testimonianza dell’arcaica frequentazione del territorio quartese. In tema di archeologia industriale la lista dei monumenti include l’ex Monte Granatico, risalente al XVIII secolo. Inoltre grazie al Parco Naturale Regionale Molentargius-Saline ci sarà spazio anche per chi predilige i percorsi naturalistici. Infine in via Dante saranno aperti anche l’Antico Macello e la Biblioteca d’archivio.
Anche a Quartu sarà fondamentale il contributo degli studenti. Aderiscono all’iniziativa per garantire le visite guidate nei vari siti aperti gli istituti comprensivi n. 1, 2, 4, 5 e 6. Partecipano inoltre i ragazzi degli istituti superiori: il Liceo ‘Bachisio Raimondo Motzo’, indirizzo Classico, Linguistico, e Scienze Sociali Umane, il Liceo Statale Scientifico Artistico ‘Giuseppe Brotzu’ e il Tecnico Commerciale ‘Primo Levi’. Non mancherà il contributo di diversi gruppi parrocchiali e associazioni che operano in città.
L’Amministrazione Comunale ha inoltre deciso di chiudere al traffico la centralissima via Eligio Porcu, per favorire il transito pedonale ai visitatori che sceglieranno Quartu per questo weekend. La zona pedonale si estenderà da piazza Azuni a via Martini, fronte Palazzo Municipale, con commercianti e ristoratori che avranno quindi modo di aprire le serrande e completare così l’offerta di servizi. Con la disposizione di tavoli e sedie all’aperto sarà infatti anche possibile degustare prodotti locali e ‘assaggiare’ fino in fondo i gusti quartesi. La chiusura al traffico sarà garantita sabato 28 dalle 15 all’1 e domenica 29 dalle 9 alle 20.
Sono previsti anche diversi spettacoli in piazza. Si segnalano in particolare quelli della Scuola Civica di Musica Luigi Rachel, guidata dal direttore Giacomo Medas, che ha in programma tre concerti in piazza degli Aranci. Sabato sera, alle 18.30, è prevista una serata Pop-Rock dedicata al canto moderno, con gli studenti guidati dalle insegnanti Simona Loddo e Rosalba Mannoni. Domenica alle 11.30 è in programma una jam session tra strumentisti in erba e i loro professori: un momento dedicato alle propedeutiche di percussione con i docenti Giacomo Deiana, Manuel Pia, Emanuele Pusceddu e Matteo Marongiu. Infine nel pomeriggio, ancora alle 18.30, l’ultimo concerto eseguito dal gruppo etnico Tramas, del quale fa parte Noemi Balloi, docente di canto moderno della scuola quartese. Altre esibizioni di musica sacra, corale e popolare sono previste nei diversi luoghi di cultura. Parteciperanno tra gli altri la Banda musicale di Quartu Sant’Elena e l’Università della Terza Età.
“Il contributo di una rilevante manifestazione come Monumenti Aperti è per noi importante visto il nostro obiettivo di rendere Quartu realmente turistica – commenta il Sindaco Stefano Delunas -. Dobbiamo creare tutte le condizioni affinché la città diventi accogliente, dobbiamo offrire a imprenditori turistici e commercianti la possibilità di lottare contro questa crisi economica e quindi uscirne. L’offerta turistico-culturale per il weekend è vasta e include all’interno della programmazione anche una lunga serie di mostre, esposizioni e spettacoli. Per questo abbiamo reputato opportuno chiudere via Eligio Porcu al traffico e offrire a quartesi e turisti la possibilità di mangiare all’aria aperta – spiega ancora il Primo Cittadino -. Lo facciamo ora in via sperimentale, convinti della bontà dell’iniziativa e quindi propensi, qualora arrivino i riscontri positivi che ci aspettiamo, a riproporla in occasione delle feste patronali che si tengono nel centro urbano e durante la stagione estiva”.
