Bilancio da 118 milioni approvato, ma il documento economico del Comune di Quartu non è quello che tutti, dagli impiegati degli uffici ai consiglieri, passando per il sindaco Graziano Milia, si aspettavano. All’appello infatti mancano otto milioni, quattro per la Tari e altrettanti per l’Imu. C’è una vasta percentuale di quartesi che hanno evaso la tassa sui rifiuti e quella sulla casa. Due voci che, oltre a rappresentare un “buco” nelle casse comunali, nonostante la previsione di incassare più di 14 milioni di euro dalla Tari nel 2023, porta la stessa amministrazione comunale guidata da Milia a inquadrare i due mancati incassi tra le “maggiori criticità” e a definire “alte” le percentuali di evasione. E allora, ecco il piano del Comune per tornare ad incassare la vagonata di milioni che mancano all’appello.
“Aumentare il livello di controlli incrociati e l’informatizzazione delle banche dati, abbassare l’ulteriore accumulo dei residui nel fondo crediti di dubbia esigibilità, abbassare il livello attualmente molto elevato del contenzioso e ridurre drasticamente il livello dei debiti fuori bilancio”.









