Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp
Una forma molto aggressiva quella che ha colpito a signor Giovanni e che in poco tempo lo ha costretto a letto, immobile. Da allora la moglie si prodiga per lui al fine di alleviare le sue sofferenze. Prima il ricovero presso una struttura specializzata e poi il ritorno a casa. Da allora ogni giorno è una “battaglia” più che mai: si sono formate le piaghe e tante le necessità da affrontare per il marito, tra queste un gruppo di continuità, che garantisce la corrente elettrica senza interruzioni ai macchinari che tengono in vita l’uomo e il sollevatore che consentirebbe a Piras di stare anche seduto. “Si sono formate le piaghe, ha bisogno di cambiare posizione poiché sono molti mesi oramai che è disteso a letto” spiega Patrizia. Le richieste sono state effettuate alla Asl di Quartu Sant’Elena nei primi giorni di luglio, il gruppo di continuità è stato preso momentaneamente a noleggio e completamente a carico della famiglia, mentre il sollevatore non è ancora disponibile. “La mia è una battaglia non solo per mio marito bensì per tutti i malati perché hanno bisogno di questi strumenti per il loro benessere, per migliorare la qualità della vita duramente messa alla prova”. Una richiesta, quindi, più che lecita, rivolta alle istituzioni competenti per accelerare i tempi di consegna che dipenderebbero dalla Asl di Cagliari: pochi i sistemi disponibili ma essenziali per i malati che lottano ogni giorno e che poco tempo possono aspettare, di certo non quelli della burocrazia che attanaglia la quotidianità.