Una croce continua, nel vero senso della parola. Non c’è ancora pace per la maggior parte dei morti di Quartu che, da mesi, attendono di essere seppelliti. Le loro bare, ora 17, continuano a restare ammassate nella sala mortuaria del camposanto. Il Comune e la Regione, dopo vari rimpalli, sembra abbiano trovato l’accordo per il mega ampliamento, ma nel frattempo c’è da gestire una situazione di emergenza. I centonovanta loculi tirati su in poche settimane sono ancora quasi tutti vuoti. Dopo il temporale di mercoledì scorso, il Comune si trova costretto a sbarrare nuovamente il cimitero: “Si comunica che, a causa dei rallentamenti nei lavori di tumulazione straordinaria dovuti al recente maltempo, si rende necessaria l’ulteriore chiusura al pubblico del cimitero nella giornata di mercoledì 19 ottobre, al fine di consentire l’ordinata e rapida conclusione delle operazioni già programmate. Sarà consentito l’ingresso ai familiari dei defunti in attesa di tumulazione secondo quanto già stabilito dagli uffici cimiteriali nei giorni scorsi”. Il sindaco Graziano Milia non ha potuto fare altro che firmare un’ordinanza urgente.
E i parenti, nell’attesa, continuano a versare lacrime di dolore mista a rabbia. Tra loro, tutti hanno già saldato le spese per la tumulazione, ma attendono anche dall’inizio dell’estate di poter portare un fiore sulla tomba, debitamente infilata in un loculo, del proprio caro.












