A Quartu non scoppiano solo incendi, spesso dolosi, ma anche polemiche da parte di chi potrebbe dare una grossa mano di aiuto per combattere i roghi. La compagnia barracellare? C’è, ma non è operativa. E la colpa, stando alla denuncia del segretario regionale Confsal Sardegna, Elia Pili, del segretario regionale Saropol Confsal, Vincenzo Gerardo Di Rosa, e del suo vice, Jerry Lai, è tutta della Giunta Milia: “Lamentiamo la mancata costituzione della compagnia dei barracelli di Quartu Sant’Elena, che a tutt’oggi non è operativa nonostante sia stato già nominato e abbia già prestato il dovuto giuramento il capitano a febbraio. La legge regionale prevede che nei 30 giorni successivi dalla nomina di capitano la Giunta comunale predisponga, d’intesa con il capitano, l’elenco dei componenti della compagnia dei barracelli e la sottoponga all’approvazione del Consiglio comunale”.
“Risulterebbe che l’elenco dei barracelli sia già in possesso del Comune di quell’area metropolitana già da diverso tempo e che, per motivi sconosciuti, non sia mai stata resa operativa. Le frequenti attività delittuose che si rilevano nel territorio comunale di Quartu Sant’Elena, e ancora di più gli incendi perlopiù di origine dolosa che in questa estate stanno devastando il fragile territorio, non dimenticando le calamità naturali dei scorsi mesi invernali e autunnali, impongono di accelerare l’iter burocratico”, chiedono con forza Pili, De Rosa e Lai. “La compagnia deve finalmente operare quanto prima nel territorio” per garantire, “oltre i compiti dei servizi di pubblica sicurezza e ambientali con le forze della polizia, nella difesa del territorio con la lotta attiva di antincendio e salvaguardia ecoambientale, come previsto dai propi compiti. Siamo certi che l’opera di salvaguardia messa in opera dai barracelli quale organo di polizia Locale Rurale sia fondamentale per il controllo nell’ambito di Quartu sia auspicata dai cittadini”.










