L’ok ufficiale, quello messo nero su bianco dagli uffici comunali, risale a oggi: il Comune di Quartu paga 1,1 milioni per acquistare tutti i ruderi delle ex distillerie Capra. Un affare, se si pensa che la cifra iniziale era di tre milioni di euro. Poi, i proprietari hanno deciso di mettere in vendita l’area a un terzo esatto del valore, e l’amministrazione comunale ne ha approfittato. I denari sono usciti da poche ore dalle casse comunali e finiranno nelle tasche degli ormai ex proprietari della struttura che affaccia su piazza Santa Maria. Il sindaco MIlia lo aveva detto un anno e mezzo fa: “L’offerta dei privati è congrua, in un punto strategico vicino a Molentargius, il Poetto e le saline”. Il piano è quello di creare un centro dell’innovazione e della ricerca e di portare nella terza città della Sardegna sia studenti sia lavoratori anche dall’estero. Un piano, economicamente parlando, ben più pesante della semplice vendita della struttura: servono infatti almeno venti milioni per i lavori.
Il Comune, però, è favorito grazie al patto stretto anche con l’Università di Cagliari: si tratta di fondi nazionali “per interventi di rifunzionalizzazione di siti e per la creazione di ecosistemi dell’innovazione nel Mezzogiorno’. Molto presto, salvo imprevisti, Quartu avrà una fabbrica dell’innovazione per l’ambiente, la ricerca e la mobilità.











