La battaglia, alla fine, l’ha vinta. “Una battaglia di civiltà”, premette sin da subito Elena Dancardi, 49enne quartese. Una transenna, per più di otto mesi, l’ha costretta ad improvvisarsi saltatrice per poter portare un fiore nella tomba di sua mamma, al cimitero di Quartu. Rendendo impossibile, contemporaneamente, al papà 84enne, anche solo di poter sfiorare la lapide dove riposa la loro Gisella. C’è stato bisogno di tante lamentele, rivolte alla direzione del camposanto, e ad un articolo di denuncia su Casteddu Online, prima che gli operai, proprio a ridosso dei giorni simbolo della commemorazione dei defunti, levassero quell’ostacolo e terminassero uno scalino: “Con grande stupore e gioia hanno tolto la transenna e piazzato un gradino in legno, tassellato, grazie al quale possiamo raggiungere comodamente la tomba di mia madre”, spiega la donna. La fine di un incubo, in altre parole, ma anche la prova che le lungaggini legate alla burocrazia, a volte, si possono battere anche con un articolo sul giornale. Ora, l’uno e due novembre prossimi, figlia e padre torneranno ad omaggiare la loro defunta, ricoprendo la lapide di tanti fiori dopo averla lucidata a dovere.
La Dancardi, però, nota che l’intervento non sembra essere per niente definitivo: “Spero, anzi, che sia provvisorio. Non c’è uno scivolo per raggiungere quella porzione del cimitero, come faranno i disabili o chi è costretto a spostarsi solo con la carrozzina? Spero che lo realizzino. Intanto, comunque, sempre meglio un gradino che una transenna”.












