Un modo inusuale per segnalare un dislivello nel marciapiede è stato adottato a Quartu Sant’Elena. In viale Marconi, da due anni ormai, alcuni ferri di ripresa sono piantati nel suolo dove, un tempo, vi erano le piante. Nonostante le innumerevoli segnalazioni, non è cambiato ancora nulla. La segnalazione giunge da un residente del luogo, G. C., che ha provveduto anche a posizionare le coperture nelle estremità dei ferri per evitare un pericolo maggiore. “Molte persone inciampano, per i disabili non vi è nemmeno uno scivolo, passano i bambini per andare alle scuole elementari di via Cimabue e molti anziani, anche perché più avanti c’è il cimitero e se uno parcheggia al lato e apre lo sportello, questo rimane incastrato nel marciapiede”. Non hanno proprio pace insomma i pedoni a Quartu tra buche, dislivelli e ferri di ripresa non sagomati a gancio; percorrere vie e marciapiedi della città è quasi come una “Via Crucis”. “Tempo fa le radici di uno di questi alberi hanno fatto cadere il muro di cinta della nostra abitazione. Lo abbiamo dovuto ricostruire in cemento armato; le radici erano entrate dentro casa. Gli alberi sono stati abbattuti due anni fa ma nulla è cambiato da allora”.











