Il Governo premia Quartu e nega i fondi a Cagliari: addio case popolari in viale Monastir

Fondi per Sassari, Oristano, Olbia e Quartu (restyling Fornaci Picci): prenderanno in totale 57 milioni di euro dal Ministero delle Infrastrutture. Nemmeno un euro invece per il progetto presentato dalla giunta Truzzu. Sfuma il sogno di realizzare alloggi, una caffetteria, una ludoteca, uffici e centro congressi nell’ex mercato ortofrutticolo. Il sindaco: “C’è ancora qualche possibilità”


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Fondi per Sassari, Oristano, Olbia e Quartu. Prenderanno in totale 57 milioni di euro. Bocciato invece il progetto presentato da Cagliari, che resta così esclusa dai finanziamenti del Pnnr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) del ministero delle Infrastrutture.

Sono state approvate in tutto 159 proposte di progetti di rigenerazione urbana e di edilizia residenziale pubblica presentate da Regioni, Comuni e Città Metropolitane per un valore complessivo di 2,82 miliardi di euro. Con il decreto firmato oggi dal Ministro delle Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, vengono assegnati 2,8 miliardi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e circa 20 milioni derivanti da residui 2019 e 2020 per attuare il Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (PinQua).

Il 40% dei fondi verrà destinato a progetti da realizzare nelle regioni del Mezzogiorno. Gli interventi previsti sono finalizzati a ridurre il disagio abitativo aumentando il patrimonio di edilizia residenziale pubblica, a rigenerare il tessuto socioeconomico dei centri urbani, a migliorare l’accessibilità, la funzionalità e la sicurezza di spazi e luoghi degradati, spesso localizzati nelle periferie.

La giunta Truzzu aveva presentato un progetto per la riqualificazione dell’ex mercato ortofrutticolo in viale Monastir, ma la proposta non ha superato l’esame del Governo che ha promosso  progetti di Oristano, Sassari, Olbia e Quartu, ma ha deciso di non finanziare quello di Cagliari.

“Siamo tra gli ammissibili non finanziati”, dichiara il sindaco Paolo Truzzu, “c’è un altro step tra un mese. Devono verificare perché alcuni hanno termini di programmazione molto più lunghi e devono riuscire a garantire la chiusura de lavori entro il 2026. Noi siamo sicuri di chiudere entro il 2026. Manderemo altra documentazione, poi si vedrà”.

La giunta comunale aveva chiesto un finanziamento da 30 milioni di euro per trasformare l’area tra viale Monastir e viale Elmas. Al posto del vecchio mercato ortofrutticolo (attualmente deposito della polizia municipale) sarebbero state costruite due palazzine con 40 alloggi erp e una palazzina con 20 appartamenti di housing sociale. E poi un edificio con servizi come una caffetteria, una ludoteca, uffici e centro congressi. E una grande area verde e una strada al confine con il consorzio agrario. Ma l’obiettivo della giunta Truzzu è, per ora, sfumato.