Un ufficio in via Austria, a Quartu, utilizzato come abitazione dal 2015 ma con una voltura nuova mai eseguita da Abbanoa ha portato Antonio Sanna, 75enne quartese, a dover battagliare per non pagare una cifra che, da sempre, ha ritenuto “ingiusta”. Quattromila euro, spicciolo più spicciolo meno, per acqua mai consumata. L’odissea dell’anziano inizia nel 2015: “Ho chiesto la voltura nuova per il mio immobile, non era più un ufficio di rappresentanza ma la mia prima casa. La richiesta l’ho fatto dopo che, dal 2007, ho atteso invano di ricevere le bollette di Abbanoa”. Dalla società idrica, però, non arriva nessuna risposta. Gli anni passano, Sanna giura di mettere piede in quella casa solo nei weekend e si arriva a dicembre 2022: “Mi arriva tra capo e collo una bolletta di ben quattromila euro, legata a consumi effettuati negli ultimi sette anni. Assurdo, non ho mai consumato tutta quell’acqua”. E, alla fine, aveva davvero ragione. Antonio Sanna si è rivolto all’Adiconsum, ha fornito tutti i documenti del caso e qualche giorno fa Abbanoa ha fatto marcia indietro: “Ha annullato la bolletta da 4mila euro, riconoscendo l’errore e preannunciandomi che ne arriverà una di circa mille euro più un’altra, sempre di mille euro, per il periodo nel quale l’immobile era ancora un ufficio”.
Soldi che, comunque, il pensionato non pagherà. Almeno, non tutti: “La bolletta più vecchia non è più valida, non dovrò scucire nemmeno un centesimo. Per me è la fine di un lungo incubo, sono contento”. Simone Girau, presidente di Adiconsum Cagliari, ha seguito passo dopo passo la vicenda del 75enne: “Invito i consumatori a non scoraggiarsi o arrendersi di fronte ad un eventuale diniego delle controparti. In caso di dubbi sulla correttezza degli importi in bolletta suggeriamo agli utenti di farsi assistere dalle associazioni dei consumatori operanti nel territorio che, in caso di errore da parte di chi eroga il servizio, potranno utilizzare gli strumenti previsti dalla normativa per la risoluzione della controversia”.












