Quartu, dieci giorni di tempo per rimuovere i rifiuti dall’area di via Piemonte. Ora i cittadini negligenti rischiano sanzioni penali.
Con un’ordinanza il Sindaco Stefano Delunas ha imposto ai proprietari dei terreni di via
Piemonte di provvedere con la massima urgenza e comunque non oltre il termine di dieci giorni
dalla notifica, alla rimozione dei rifiuti abbandonati nelle suddette aree e allo smaltimento degli
stessi, nei modi di legge e tramite ditte opportunamente autorizzate, con eventuali conseguenze di
carattere penale.
Nell’area interclusa tra gli assi viari di via Piemonte, via D’Azeglio, via Romania, via Orsini
e via Francia erano infatti state individuate delle discariche che interessavano vari terreni privati,
facenti capo a diversi proprietari. Per tutti questi possidenti erano stati già emessi e notificati i
verbali. Successivamente si era anche provveduto a sollecitare i proprietari a recintare gli stessi
terreni con paletti e rete, e quindi senza alcun uso di cemento, per prevenire la formazione di nuovi
accumuli di rifiuti. Tutto ciò ovviamente dopo aver ripulito dalle discariche abusive.
Purtroppo però, nonostante le sanzioni e gli appelli verbali, niente è cambiato. Il sito versa
ormai in condizioni di precarietà ambientale non più procrastinabile nel tempo, perché rappresenta
un elevato rischio di inquinamento per il suolo, sottosuolo e aria. Non si è provveduto nel termine
indicato nella notifica al ripristino dello stato dei luoghi, con la rimozione dei rifiuti abbandonati,
né all’adozione delle necessarie opere di delimitazione delle aree, atte ad impedire l’accesso
indiscriminato di terzi.
Da qui l’intervento del Sindaco Delunas, che, in base a quanto accertato dal Nucleo di
Vigilanza Ambientale (NVA) della Polizia Locale, nell’ordinanza dispone ora di provvedere con la
massima urgenza e comunque non oltre il termine di dieci giorni dalla notifica, alla rimozione dei
rifiuti abbandonati.
L’intervento del Primo Cittadino è disciplinato dal D.Lgs.n. 152 del 03/aprile 2006, che in
particolare nell’articolo 192 impone il divieto di abbandono e deposito incontrollato di rifiuti sul e
nel suolo, nonché l’immissione di rifiuti di qualsiasi genere nelle acque superficiali o sotterranee, e
prevede, in caso di violazione del divieto, che si disponga con ordinanza sindacale, la rimozione,
l’avvio al recupero o lo smaltimento dei rifiuti e il ripristino dello stato dei luoghi.
L’obbligo di procedere alla rimozione dei rifiuti grava, in solido con il responsabile, anche a
carico dei proprietari dei siti se tale violazione è anche a loro imputabile, così come rilevato nel
caso specifico dalla Polizia Locale. Gli atti di responsabilità accertati significherebbero quindi non
più solo sanzioni amministrative, ma anche penali, e la denuncia alla competente Autorità
Giudiziaria.












