Verso la conclusione la controversia tra il Comune di Selargius e il consorzio di imprese che ha costruito il quartiere dei Monti a Su Planu.
È stata trovata un’intesa extragiudiziale per porre fine alla disputa e quindi completare il quartiere con le opere di urbanizzazione primarie come le fogne e il verde pubblico e quindi collaudare le strade
Siamo all’atto finale per concludere una disputa durata oltre quindici anni che ha visto contrapposti il comune di Selargius e il consorzio di imprese che ha costruito il Quartiere dei Monti per il fatto che il verde e le opere di urbanizzazione non erano state realizzate nella contrada nella parte bassa di via Pier della Francesca appartenente a Su Planu le cui vie hanno appunto nomi di Monti.
Il consorzio di imprese che ha costruito e il Comune hanno trovato un’intesa extragiudiziale per porre fine alla controversia e quindi completare il quartiere con le opere di urbanizzazione primarie come le fogne e il verde pubblico e quindi di conseguenza collaudando le strade che oggi sono ufficialmente non percorribili come recitano i cartelli all’ingresso.
“Rimane da saldare solo una piccola somma” ha detto il sindaco di Selargius Gian Franco Cappai “poi il Comune procederà all’appalto delle opere di urbanizzazione primarie e del verde pubblico per concludere finalmente la lunga controversia. Quest’anno saranno appaltati certamente i lavori compreso il verde pubblico per il quale e già stata fatto una progettazione, per esempio i parcheggi a lato del market di via Monte Rosa dovranno diventare verde pubblico.”
Nella lottizzazione “Su Planu-Tranzellida”, edificata tutta con villette a due piani e zona esclusiva nel quartiere residenziale satellite di Selargius, le opere di urbanizzazione e il verde pubblico dovevano essere fatte direttamente dall’impresa costruttrice ma sono state eseguite solo in parte. Per questo il Comune di Selargius non aveva collaudato la strade e aveva intrapreso un’azione legale nel 1999 per richiedere la somma relativa per provvedere direttamente a quei lavori. Poi l’accordo extragiudiziale tra le parti che ha visto il consorzio di imprese far fronte a tutti gli impegni finanziari sottoscritti dei quali mancano da versare non più di 20 mila euro.













