Sabato 30 aprile Jazz Island for Unesco

L’evento che la Sardegna dedica alla Giornata internazionale del jazz: appuntamenti a Sassari, Palau, Nuoro, Berchidda e concerto finale nel suggestivo scenario di “Su Nuraxi” di Barumini. Tra i protagonisti Riccardo Lay, Paolo Fresu, il Cuncordu e Tenore de Orosei, Marcello Peghin e Salvatore Maltana


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Conto alla rovescia per l’International Jazz Day, l’appuntamento annuale del 30 aprile con il quale l’UNESCO – l’Agenzia dell’Onu che si occupa di Educazione, Scienza e Cultura – celebra il ruolo che la musica jazz può ricoprire nell’incentivare libertà e dialogo fra diverse culture.

Quest’anno è il Comitato Giovani della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, recentemente istituito, a supportare la promozione della Giornata internazionale del jazz, giunta alla sua quinta edizione, con una serie di eventi allestiti in diverse regioni in partnership con i-Jazz, l’associazione che raccoglie alcune delle più importanti rassegne e le rispettive organizzazioni: tra queste, l’associazione culturale Time in Jazz di Berchidda, titolare dell’omonimo festival fondato (nel 1988) e diretto da Paolo Fresu, che insieme al Comitato Giovani Sardegna dell’UNESCO cura l’organizzazione dell’International Jazz Day che per la prima volta si festeggia anche nell’isola. 

La giornata, sotto il titolo Jazz Island for UNESCO, vede la partecipazione di alcune delle migliori espressioni della scena musicale sarda, che si sono unite per la realizzazione di quattro eventi proposti in tarda mattinata in altrettante località – Sassari, Palau, Nuoro, Berchidda – più un concerto finale, la sera alle 21, nel suggestivo scenario di “Su Nuraxi” di Barumini. Il tutto con la preziosa collaborazione degli altri festival e soggetti culturali coinvolti nel progetto.

Musica e parole caratterizzano l’appuntamento delle 11 nel cortile del Palazzo Ducale a Sassari, partner l’associazione Camera a Sud che, insieme alla cooperativa Le Ragazze Terribili, cura il festival letterario Sulla Terra Leggeri (lo scorso luglio alla sua ottava edizione): Daniele di Gennaro, fondatore (nel 1994 con Marco Cassini) della Minimum Fax, racconterà la collana che la sua casa editrice ha dedicato alla musica e in particolare i volumi “Come se avessi le ali”, le “memorie perdute” (e scoperte solo a dieci anni dalla morte) del grande trombettista Chet Baker, e “Thelonius Monk. Storia di un genio americano”, la biografia dello straordinario pianista scomparso nel 1982, firmata da Robin D.G. Kelly. 

A seguire, un concerto dell’A.J.O. – Azuni Jazz Orchestra, formazione nata nel 2014 come progetto sperimentale per l’ampliamento dell’offerta formativa del neonato liceo musicale “D. A. Azuni” di Sassari e composta da ragazzi di età fra i quindici e i diciotto anni. Il repertorio proposto spazia tra standard arrangiati per orchestra jazz e brani originali del compositore Bruno Tommaso, con cui l’A.J.O. ha avuto occasione di suonare nel concerto finale dei seminari di Stintino Jazz.

A Palau, con la complicità dell’associazione Sarditudine, organizzatrice del festival Isole che parlano (venti edizioni da festeggiare il prossimo settembre) tiene invece banco un veterano del jazz in Sardegna, Riccardo Lay. Classe 1949, cofondatore (con Antonello Salis e Mario Paliano) di un gruppo storico come il trio Cadmo, il contrabbassista sassarese ha saputo fondere, con originalità e in largo anticipo sui tempi, elementi appartenenti alla tradizione sarda con la libertà espressiva della musica improvvisata. “Percorsi” è il titolo della sua solo performance, in programma a mezzogiorno nello scenario naturale di Punta Palau/Porto Faro.

Alla stessa ora, ma a Berchidda, altri due volti noti della scena musicale isolana caratterizzano la matinée proposta da Time in Jazz al Museo del Vino: il chitarrista Marcello Peghin e il contrabbassista Salvatore Maltana, un affiatatissimo duo forgiato intorno a un’amicizia musicale di quasi trent’anni e attraverso collaborazioni con artisti come Enzo Favata, Franca Masu, Gavino Murgia, Daniele di Bonaventura, Sandro Satta, Paolo Zicconi. In scaletta brani originali accanto a qualche standard arrangiato ad hoc. 

È invece ai primi passi del suo percorso artistico Triple Point, il quintetto di scena (sempre a mezzogiorno) al CESP, il Centro Etico Sociale di Pratosardo, nei pressi di Nuoro. Si tratta del gruppo formato dagli allievi vincitori delle apposite borse di studio della scorsa edizione (la ventisettesima) del Seminario Jazz (una delle iniziative più consolidate e apprezzate nel campo della didattica jazzistica) organizzato ogni estate, tra fine agosto e primi di settembre, dall’Ente Musicale di Nuoro con la direzione artistica di Roberto Cipelli: Daniela Pes (voce), Paride Pignotti (chitarra), John Bramley (pianoforte), Filippo Mundula (contrabbasso) e Alessandro Ruocco (batteria).

Per il suo gran finale, Jazz Island for UNESCO fa tappa in serata, alle 21, a “Su Nuraxi” di Barumini, il sito archeologico riconosciuto patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Protagonisti, uno dei massimi esponenti del jazz italiano, Paolo Fresu, il trombettista di Berchidda di recente nominato Ambasciatore del Comitato Giovani dell’UNESCO, e il Cuncordu e Tenore de Orosei, tra i complessi più apprezzati nel campo delle musiche vocali della Sardegna con un repertorio che abbraccia entrambe le forme della tradizione vocale del suo paese: quella del canto sacro, tipica delle confraternite religiose, e quella profana del canto a tenore, iscritto nel 2008 dall’UNESCO nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’Umanità. La serata prevede una parte con il solo coro, un solo di Paolo Fresu e alcuni brani in cui il trombettista e il gruppo vocale suoneranno insieme, come nel caso di “Voch’e notte”, uno dei brani contenuti nell’ultimo album del Cuncordu e Tenore de Orosei, “Novaera”, e l’Avemaria ‘e su Rosariu che è stata la sigla d’apertura dei concerti dell’ultima edizione del festival Time in Jazz di Berchidda.

L’ingresso all’area sarà possibile dalle ore 20. Il concerto sarà fruibile in diretta streaming via web sul canale di Eja.tv e via radio su Radio Internazionale, media-partner del progetto.

È dunque un programma fitto di appuntamenti (tutti ad ingresso gratuito) e ricco di motivi di interesse quello coordinato da Time in Jazz e dal Comitato Giovani Sardegna dell’UNESCO per celebrare anche nell’isola dei nuraghi la Giornata internazionale del jazz. Un impegno reso possibile grazie al contributo della Fondazione di Sardegna, della Compagnia Italiana di Navigazione Tirrenia CIN, dell’azienda vitivinicola Conca di Olevà e del circuito di credito commerciale Sardex.net, e con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna, di Conflavoro PMI, della SIAE, del Comune di Sassari e del Comune di Palau. L’evento serale a “Su Nuraxi” vede l’importante collaborazione del Comune di Barumini e della Fondazione Barumini Sistema Cultura, dei media partner Eja TV  assieme a Radio Internazionale e UnicaRadio per la diretta streaming su web e radio, e dei service partner Sun Lines Elite Service e  Piscedda Turismo che svolgeranno un servizio bus navetta – andata e ritorno – da Olbia a Barumini, con “scalo” anche a Nuoro, e da Cagliari a Barumini.

 


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