di Nanni Boi
Quale Cagliari per il debutto in campionato? Per questione di equilibri a Torino con la Juventus Rastelli difficilmente potrà schierare contemporaneamente Joao Pedro e Farias dietro Borriello. I due brasiliani insieme ad un’altra punta sarebbero un lusso in assoluto, immaginiamo ora che sono ancora al sessanta per cento della condizione atletica e che non aiutano a far filtro come si dovrebbe. La cosa più logica dunque sarebbe una staffetta fra i due a vantaggio dell’inserimento dall’inizio di un giocatore più votato alla copertura che aiuti il centrocampo a far filtro a vantaggio della difesa. Si e’ parlato tanto delle fasce e dei problemi del Cagliari in fase difensiva. Rastelli finora ha puntato su Faragò che quel ruolo non lo aveva mai ricoperto, e Capuano che non lo ricopriva da molto tempo.
Nell’analisi delle due fasi ovviamente il primo è stato più puntuale in quella propositiva facendosi trovare pronto (anche se poi non ha sfruttato due occasioni) mentre ha faticato in difesa; per Capuano si è registrato l’inverso, è parso molto frenato e in appoggio si è visto molto raramente. Ma il problema non sono solo i due, bensì le catene che dovrebbero essere composte con un altro giocatore per fascia, cosa che non si è verificata. Sulla destra potrebbe essere riportato Pisacane liberando quindici metri più avanti l’ex giocatore del Novara, mentre a sinistra Capuano potrebbe trovare giovamento dai ritorni di un centrocampista magari lo stesso Joao Pedro, perché no), in attesa di sperimentare Miangue magari in un impegno casalingo non così difficile. Resterebbe un buco al centro della difesa dove finora Pisacane si è comportato più che bene, ma come abbiamo visto l’ex giocatore dell’Avellino in questo momento sembra più utile all’economia del gioco di squadra sulla destra. Insieme ad Andreolli potrebbe agire dunque Ceppitelli o il giovane Romagna. Bruciare quest’ultimo sarebbe forse controproducente nell’occasione, anche se sia per Romagna che per Miangue sono stati fatti degli investimenti importanti, per cui se non nell’immediato ma comunque nel breve periodo bisogna puntarci. La gara col Palermo però ha mostrato un Cigarini ancora a corto di preparazione e, trattandosi del regista che dovrebbe far girare la squadra, il ritardo non può che destare preoccupazione.
Quando contro i rosanero è praticamente scomparso dal campo, sarebbe stato logico aspettarsi una staffetta con Cossu, ma Rastelli è stato di diverso avviso. Eppure è la soluzione più logica, da un lato perché un vice Cigarini ci vuole. E’ impensabile che dopo un anno passato a guardare gli altri possa giocare 38 partite su 38. Qualche giornata di squalifica o qualcuna saltata per affaticamento muscolare sono da mettere nel conto. E poi se si è deciso di riportare alla base Andrea Cossu non si può pretendere dallo stesso che a 37 anni abbia lo spunto in dribbling di quando faceva la mezzapunta. Più utile sicuramente davanti alla difesa, ruolo peraltro in cui si era già mostrato un affidabile vice Conti negli anni passati. Insomma con la Juve, visto che siamo a inizio stagione e che la condizione è ancora approssimativa, l’allenatore farebbe bene a programmare tre staffette: quella tra Joao Pedro e Farias dopo un tempo, quella tra Cigarini e Cossu intorno al 60’ e quella tra Borriello e Cop una decina di minuti dopo.
Fermo restando che a Barella e Jonita, tra i più in palla coi rosanero, dovranno essere chiesti gli straordinari e che il moldavo dovrebbe partire qualche metro indietro, nella posizione tipica del mediano, se vuole essere davvero utile in copertura. In sostanza il Cagliari potrebbe schierarsi così con un 4-4-1-1 per chi ama i numeri. Cragno in porta; Pisacane e Capuano terzini con Andreolli e Ceppitelli al centro- Jonita mediano, Faragò tornante, Barella interno, Cigarini regista basso con Joao Pedro dietro Borriello.













