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L’adeguamento del Puc al Ppr non è stato ancora concluso e la Regione manda un commissario al Comune di Pula. Francesco Cilloccu, architetto, tra circa due settimane varcherà il portone del palazzo comunale per verificare e approvare tutte le carte del Piano urbanistico che, nelle intenzioni dell’amministrazione guidata dalla sindaca Carla Medau, dovrà cambiare il volto della città. L’ok definitivo della Giunta regionale è arrivato a pochissime ore dal Natale. Entro metà gennaio il commissario dovrà arrivare a Pula, ma ora, a nomina effettuata, si apre la battaglia politica. Carla Medau, infatti, non ci sta e chiama a raccolta tutti i pulesi il prossimo ventotto dicembre nell’aula consiliare, per un’assemblea pubblica che, probabilmente, sarà solo l’antipasto di “lotte” più dure: “La Regione ha fatto una scelta gravissima e assurda, siamo l’unico Comune in tutta la Sardegna che subisce un commissariamento per l’adeguamento del Puc al Ppr. E l’altro ottanta per cento dei Comuni sardi?”, chiede, polemicamente, la Medau. “Il mio Consiglio comunale deve continuare a essere l’unico a decidere su qualunque tipo di scelta urbanistica, abbiamo pagato tecnici, architetti ed ingegneri. Il commissario straordinario dovrà rispettare i loro tempi, non potrà certo velocizzarli. Contavamo di chiudere tutte le pratiche entro aprile”.
Una, poi, è destinata a cambiare radicalmente parte della costa di Pula: “Il nuovo porto. Centinaia di posti per le barche e dodici ettari per rilanciare la nostra offerta turistica. Abbiamo in mente la creazione di nuove zone F, dando la possibilità di realizzare anche alberghi e dare l’opportunità agli imprenditori di poter investire nel nostro territorio. Nel 2015 la Regione ci ha inviato tante osservazioni, abbiamo fatto una rivisitazione complessiva di tutto il Puc. È una decisione negativa aver nominato un commissario a pochi mesi dal traguardo, il rischio è che tutti i progetti subiscano un forte rallentamento”.