Ha ripreso la via del mare, il suo amato mare, senza le cure dei soccorritori sicuramente sarebbe morta: “La sua avventura iniziava il giorno di Ferragosto, quando un diportista, nei pressi dell’isola di Tavolara, si accorge di lei” racconta Area Marina Protetta Tavolara Punta Coda Cavallo. “Eva non nuotava, aveva visibilmente bisogno di aiuto”.
Dopo il recupero da parte della Capitaneria di Porto è stata affidata al personale dell’Area Marina Protetta che, dopo un primo intervento, la ha consegnata al centro del Sinis e poi a quello di Nora. Dopo tre mesi di cura e, la situazione sanitaria è notevolmente migliorata, “radiante di salute, si è tuffata di nuovo tra le onde dello splendido mare di Sardegna”.
Il rilascio di Eva, avvenuto a Pula per non creare “stress da trasporto”, non è solo il trionfo di una tartaruga, ma simboleggia la possibilità di guarigione e rinascita per tutta la fauna marina.












