di Egix Di Caro- organizzatore spettacoli
#PulaNightlife nOn “Fermare” La musica
“Erano soltanto le dieci e mezza, un po’ presto per presentarsi a un ballo quando si è il Principe di Salina che è giusto giunga sempre quando la festa abbia sprigionato tutto il proprio calore” (Tomasi di Lampedusa “Il Gattopardo”).
La serie di interventi attuati negli ultimi anni dall’amministrazione comunale di Pula, finalizzati al controllo dell’ordine pubblico e relativi alle attività di spettacolo e intrattenimento notturno, ha portato ad una paralisi del settore. Artisti, associazioni, organizzatori e attività commerciali hanno lamentato la impossibilità di proseguire le proprie attività serenamente.
Riguardo ai cittadini Pulesi hanno visto, anno per anno decadere la proposta culturale e di spettacolo, schiacciata tra norme restrittive, limiti burocratici, tutela della quiete e ordine pubblico.
Ma una cittadina senza un’adeguata offerta nel settore Nightlife non la si può definire turistica. Pula si sta trasformando pian piano in una città per anziani, senza un’adeguata politica che miri ad allargare l’ offerta turistica della nightlife. L’attuale ordinanza comunale che impone all’ una la fine della diffusione della musica nei locali pubblici e’ un provvedimento che, negli ultimi anni ha provocato una raffica di polemiche, oltre che da parte dei turisti e residenti più’ giovani, ma soprattutto dai gestori dei locali, che hanno anche lanciato un appello all amministrazione per la modifica dell’ordinanza.
Appello sostanzialmente caduto nel vuoto, perché il primo cittadino è rimasto fermo sulla necessità del rispetto della quiete pubblica, dopo l’ una, a tutela di residenti e villeggianti che, infastiditi in più occasioni, hanno anche chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. La massima concessione fatta dal primo cittadino è stata quella di rendersi disponibile soltanto a stabilire qualche deroga in occasioni di eventi particolari, per i quali va comunque presentata richiesta di autorizzazione al Comune.
Sarebbe opportuno consentire la diffusione della musica nei locali, dai bar ai ristoranti fino alle 2 magari ipotizzando un abbassamento graduale del volume dopo l’una. Questo, almeno per il mese di agosto, per venire incontro alle esigenze dei residenti e turisti che vogliono riposarsi e, contestualmente, a quelle di chi si vuole divertire.
Non possiamo parlare di città turistica senza nightlife, considerata anche la notevole presenza di locali pubblici sul nostro territorio. In questo modo vengono fortemente penalizzate pure le attività commerciali. Allora, a questo punto, aboliamo l’assessorato al turismo visto che, così, è una delega del tutto inutile. D’altronde, qui esiste un piano fonometrico differenziato per le diverse zone, basta applicarlo. È impensabile fermare la musica all 1 quando i ragazzi e i turisti in estate escono dopo le 23. Non si può, come è successo, bloccare un concerto in un pub a all una.
Pula vive di turismo, bisogna essere più tolleranti. Per ovviare a possibili disordini, sarebbe opportuno vietare la vendita di alcolici in bottiglie di vetro, che poi vengono lasciate in giro e che sono pericolose, e di superalcolici dopo le 2 di notte.













