Porto Flavia si è trasformata oggi nella “mecca” mondiale dell’high diving. La scogliera a picco sul mare, incastonata nella costa sud-occidentale della Sardegna, ha accolto la World Aquatics High Diving World Cup.
Sono stati oltre 30 gli atleti, provenienti da 17 nazioni, a lanciarsi dal celebre molo sospeso nel vuoto, trasformando il panorama minerario in un’arena naturale senza eguali. Uomini e donne, campioni affermati e giovani promesse hanno condiviso la stessa sfida: affrontare un volo di 27 metri (per gli uomini) e 20 metri (per le donne), in appena tre secondi che valgono tutta una carriera.
Il pubblico ha potuto applaudire i grandi nomi della disciplina: la fuoriclasse Rhiannan Iffland, imbattuta dal 2016, il veterano Gary Hunt, nove volte campione del mondo, e il talento esplosivo del rumeno Constantin Popovici, tra i più attesi in gara. Al loro fianco hanno brillato le nuove stelle della disciplina come la canadese Molly Carlson e la colombiana Maria Paula Quintero, senza dimenticare la giovanissima Maya Kelly (USA), appena 18 anni e già medaglia mondiale.
Per un’intera giornata Porto Flavia non è stata solo lo scenario di una sfida sportiva, ma il simbolo dell’incontro tra adrenalina, natura e cultura. Con il Mediterraneo a fare da specchio ai tuffi e le scogliere come cornice scenografica, la Sardegna ha scritto una pagina indimenticabile nella storia dello sport estremo.
Domani, domenica 31 agosto, la competizione proseguirà con nuove emozioni e la premiazione dei vincitori.












