Policlinico, gestione delle aree di sosta. E’ il caos. Una lettera giunta in redazione mette in luce ancora disagi al policlinico di Monserrato, dove parrebbe non sia cambiato nulla dopo la “trovata rivoluzionaria” del mese scorso con cui “i funzionari amministrativi annunciavano le grandi novità atte alla migliore gestione delle aree di parcheggio con l’inserimento di un gabbiotto con relativa sbarra all’ingresso dell’area ospedaliera”. Questo affinché l’affluenza potesse essere controllata: “Eppure – si legge nella lettera – sembrava funzionasse quando mi sono recato presso la struttura il mese scorso. Siamo stati fermati (io e mio padre che ogni mese si sottopone a terapia) e “interrogati” sul motivo dell’ingresso e visto il possesso del pass invalidi siamo stati autorizzati all’ingresso, peraltro non trovando alcuna difficoltà nel trovare posteggio riservato. Molti utenti senza pass venivano dirottati ai parcheggi inferiori informati dell’assenza di posteggi nelle aree attinenti la struttura ospedaliera. Di fatto – si legge sempre tra le righe – accedendo, notammo subito la differenza: non vi era più quella massa di autovetture in sosta selvaggia come ormai consono successivamente la cessazione del servizio di rimozione un tempo attiva presso il policlinico. Tutto era in ordine”.
IL CAOS. “Oggi invece – prosegue lo scritto – ho constatato come ciò che poteva funzionare e rendere migliore i servizi al pubblico sia svanito in un nulla di fatto. Sia chiaro, il gabbiotto con la sbarra ci sono ancora… Ci sono addirittura DUE addetti al loro interno. Peccato che la sbarra sia perennemente sollevata, gli addetti intenti in splendide disquisizioni, le auto in libero accesso continuo. La situazione all’interno dei parcheggi è tornata allo stato brado: doppie file selvagge, posteggi disabili inesistenti, addirittura il veicolo dei gestori delle macchinette self service posteggiato nei parcheggi riservati ai pazienti del day hospital oncologico e prenatale. E a nulla serve chiamare l’ufficio Urp per segnalare tale inconveniente. Riferiscono che nulla possono fare. In merito all’auto dei gestori delle macchinette self service mi sento dire addirittura che tanto non impiegheranno molto tempo. Peccato che il disabile trovi occupato e debba girare ininterrottamente per la struttura affrontando anche una camminata non da poco per arrivare all’ingresso, proprio dove il signor self service ha usufruito indebitamente del posteggio”.













