Un Poetto con gli ingressi contingentati, come ha già previsto il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu? Possibile, e i titolari dei chioschi sono pronti a dare una mano. Alessandro Cogoni, titolare della “Sella del diavolo” e rappresentante della Fiba provinciale, ha già una sua ricetta: “Siamo disponibili, ci prestiamo a controllare la spiaggia, vediamo come possiamo essere utili. Il Poetto non dovrà essere a pagamento”, precisa, a scanso di possibili equivoci, Cogoni, che è anche titolare dell’hotel “Nautilus” proprio sul lungomare Poetto: “I protocolli andrebbero un po’ alleggeriti, sia per chi fa ristorazione sia per chi va in spiaggia”. In tal senso, nelle ultime ore è stato deciso che la distanza tra i tavolini dovrà essere di un metro. “Abbiamo chiesto al Comune un ampliamento degli spazi per gestire la mole dei clienti che, seppur minore, ci sarà. Oggi ho un terzo della capienza, significa una perdita economica e anche di forza lavoro”. E sulla questione degli accessi al Poetto e delle distanze che, nell’estate 2020 segnata dall’emergenza Coronavirus, comunque dovranno essere rispettate?
”Abbiamo pensato che il Comune ci possa dare degli strumenti per delimitare delle aree, un’idea possono essere dei nastri o dei contapersone, anche se la vedo un po’ difficile”, osserva Cogoni. Che precisa ancora una volta: “Naturalmente tutto gratuito”.










