I due ombrelloni? Per l’estate 2020 al Poetto di Cagliari, Gianluca Di Cesare, residente a Sestu, quasi sicuramente dovrà farne a meno. Per una tintarella o un tuffo bisognerà attrezzarsi in maniera diversa: “Sì, le possibili restrizioni daranno problemi, sono sempre andato in spiaggia libera dalla Prima fermata sino a dopo la zona dei Vigili del fuoco. Penso che ci saranno meno persone e potrei essere costretto a spostarmi più avanti, anche se abbiamo comunque otto chilometri di spiaggia e non siamo, quindi, come le altre regioni”, osserva. “Sarebbe meglio far tenere solo il metro di distanza e la mascherina per arrivare in spiaggia, poi si può anche togliere”. Insomma, le previsioni di varchi e segnaposto per un numero limitato di ombrelloni sono opzioni viste, da Di Cesare, come “esagerate”.
“Certo, bisogna fare in modo che non si creino assembramenti, ma possono fare i controlli i bagnini. Ci sono anche i bambini, serve attenzione, giocano e si muovono, non sono come noi adulti”.








