Domani verranno smontati gli ultimi baretti voluti dalla giunta Zedda. Con l’approvazione del Pul, il piano di utilizzo del litorale, dello scorso 22 ottobre 2014 si apre una nuova era al Poetto. Nei prossimi giorni verranno rimossi anche i nuovi chioschi realizzati solo due anni fa. Dopo l’attivazione dei cantieri per la pedonalizzazione del lungomare erano rimaste in piedi solo le ultime sei strutture ancora operative. “Il cantiere è arrivato in questo tratto di strada e come era previsto domani smonteremo tutto -spiega Maria Assunta Cabras, 72 anni, titolare del Palm Beach- ci stiamo preparando per essere pronti ad installare i nuovi chioschi appena ci daranno il via libera. Confidiamo sulla tempistica dei lavori e ci auguriamo di poter riprendere l’attività dal mese di marzo. In questi giorni abbiamo cercato di lavorare per smaltire i prodotti in giacenza ma il tempo non ci ha aiutato, Faremo un ulteriore sacrificio economico per acquistare le nuove strutture con la speranza di riuscire a vendere quelle attuali per recuperare qualcosa. Stiamo vivendo una situazione difficile e ci siamo esposti economicamente per poter riprendere l’attività quanto prima. Non ci resta che attendere e sperare che tutto proceda in tempi brevi”. Per Lanterna Rossa, Palm Beach, Oasi, Malibù, Sella del diavolo, le Palmette e Optium si chiude una storia durata solo 48 mesi. Dopo anni di totale anarchia e mancanza di regole certe ora si riparte. Tutti si augurano che sia la svolta definitiva per il Poetto per permettere ai concessionari di lavorare e fornire un servizio tutto l’anno senza rischi di chiusure, smontaggi e di eventuali denunce della magistratura, così come è avvenuto nel recente passato. La rivoluzione ha preso il via e ora i proprietari dei venti baretti dovranno realizzare i nuovi chioschi con una spesa di circa 150 mila euro. Le attuali strutture non potranno essere riutilizzate. I nuovi chioschi verranno posizionati con gli accessi rivolti verso il mare e indietreggeranno di circa 5 metri verso la strada. Le dimensioni rispecchieranno quelle attuali con 100 metri quadrati di coperto e 200 di terrazza e con l’inserimento dei pannelli frangivento smontabili. I titolari potranno recuperare una parte degli arredi e sarà possibile fare solo attività di ristoro.
“Il cronoprogramma dei lavori è stato pianificato per limitare i disagi di tutti- dice Andrea Scano, presidente della commissione Urbanistica- se vogliamo un lungomare qualificato occorre la collaborazione di tutti. Siamo coscienti dei costi che dovranno affrontare i titolari delle concessioni e vedremo se ci saranno le condizioni per aiutare gli operatori con qualche agevolazione. Sicuramente la riqualificazione del lungomare che diventerà totalmente pedonale costituirà una ulteriore possibilità di lavoro per gli imprenditori. Nel complesso abbiamo cercato di tutelare tutti e già dalla prossima estate si inizierà a vedere in parte e in alcuni tratti il lavoro che verrà realizzato e concluso nel corso del 2016”.