É stata sancita con la firma di un Protocollo d’intesa, questa mattina a Villa Devoto, la collaborazione tra la Regione Sardegna e la Regione Lombardia per l’avvio del nuovo sistema di emergenza-urgenza sardo. A sottoscrivere l’accordo i presidenti Francesco Pigliaru e Roberto Maroni, affiancati dai rispettivi assessori della Sanità, Luigi Arru e Giulio Gallera, dal direttore generale dell’assessorato della Sanità della Sardegna, Giuseppe Sechi, e il direttore generale dell’AREU lombarda, Alberto Zoli.
La collaborazione si incentra soprattutto sulle modalità di funzionamento dell’Areus; la riorganizzazione del sistema regionale dell’emergenza/urgenza sanitaria extraospedaliera (118); le attività di implementazione del servizio di elisoccorso HEMS (Helicopter Emergency Medical Service) regionale; la costituzione, attivazione e funzionamento del Numero Unico dell’Emergenza (NUE) 112; la formazione di tutte le figure professionali coinvolte, anche utilizzando strumenti e metodiche sperimentali. Il protocollo ha una durata di due anni e non comporta oneri economici a carico dei rispettivi bilanci regionali.
“Siamo molto soddisfatti dell’intesa con il Presidente Maroni”, ha detto il presidente Francesco Pigliaru. “Il loro modello di AREU è eccellente, leggero, orizzontale, basato su un forte coordinamento, decisamente il più adatto alle nostre esigenze. La firma di oggi è un’ottima occasione per ribadire quanto diciamo da tempo: le buone pratiche sviluppate dalle regioni sono una grande ricchezza per l’intero Paese”, ha proseguito il presidente Pigliaru. “Lo Stato dovrebbe impegnarsi a diffonderle, magari con la creazione di un catalogo, che diventi repertorio di esperienze e soluzioni già attuate con successo e al quale tutte le regioni possano attingere. A un centralismo che costringe a far capo alla burocrazia di un qualche ministero romano è di gran lunga da preferire un regionalismo virtuoso – ha concluso Francesco Pigliaru -, dove il confronto costante tra esperienze regionali diventa luogo nel quale generare sperimentazioni.”
“Questa iniziativa della struttura dell’emergenza-urgenza Areu e il Numero Unico di Emergenza 112 che abbiamo sviluppato in Lombardia parte dalla sperimentazione attivata da me, nel 2010, quando ero Ministro dell’Interno”, ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni. “Partimmo dalla provincia di Varese e la cosa funzionò e ora è estesa in tutta la regione. Prevede la riunificazione delle centrali operative, che rispondono alla chiamata di quelli che erano i diversi numeri di emergenza e inviano sul luogo di un incidente, per esempio, solo i mezzi che davvero servono. Mettiamo questa nostra esperienza a disposizione delle altre Regioni, in questo caso della Sardegna, con spirito di leale collaborazione istituzionale. Sostengo la proposta del presidente Pigliaru di istituire, tra le Regioni, un ‘Catalogo delle buone pratiche’, che preveda lo scambio delle eccellenze che ogni Regione sviluppa in diversi settori – ha aggiunto Maroni – e propongo di portare questo modello di scambio delle buone pratiche in Conferenza della Regioni”.
Il responsabile sardo della Sanità, Luigi Arru, ha ricordato che la collaborazione con l’Areu e, in particolare, con il direttore generale Alberto Zoli, si è sviluppata negli anni. “Quello lombardo – ha detto – è il modello più adatto alle nostre caratteristiche e alle esigenze della nostra tempistica. Proprio oggi è stato pubblicato il bando per l’elisoccorso della Sardegna sulla Gazzetta Ufficiale Europea e, anche grazie alla collaborazione con la Lombardia, contiamo di avere al più presto un nuovo sistema di emergenza – urgenza sardo”.
L’omologo lombardo, Giulio Gallera, ha aggiunto che l’esperienza dell’Areu non è nata in poco tempo e che ha avuto bisogno di diverse correzioni: “Il nostro modello di Emergenza Urgenza è un modello trasversale che vede l’Areu in un ruolo di governance della rete dei soccorsi che uniforma il servizio in tutto il territorio regionale, dandogli così maggiore efficienza e concretezza” ha dichiarato.
Quello che serve ai cittadini e’ che le Regioni, che sviluppano ciascuna sul proprio territorio dei modelli di efficienza in diversi settori, li condividano, facendoli cosi’ diventare ‘buone pratiche'”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, questa mattina, a Cagliari, in occasione della sottoscrizione del Protocollo d’Intesa in ambito sanitario e tecnico tra Regione Lombardia e Regione Autonoma di Sardegna, con il governatore sardo Francesco Pigliaru.
All’evento hanno preso parte anche l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera, quello dell’Igiene e Sanita’ e dell’Assistenza sociale della Sardegna Luigi Arru e il presidente di Areu Lombardia Alberto Zoli.
RISPARMIO GESTIONE E OTTIMIZZAZIONE SOCCORSI – “Questa iniziativa della struttura dell’emergenza-urgenza Areu e il Numero Unico di Emergenza 112 che abbiamo sviluppato in Lombardia – ha precisato – parte dalla sperimentazione attivata da me, nel 2010, quando ero ministro dell’Interno, del Numero Unico di Emergenza, 112, voluto dall’Unione europea. Partimmo dalla provincia di Varese e la cosa funziono’ e ora e’ estesa in tutta la regione. Prevede la riunificazione delle centrali operative in tre unita’, che rispondono alla chiamata di quelli che erano i diversi numeri di emergenza, 112, 113, 115, 118, a cui ora risponde un’unica centrale operativa, che invia sul luogo di un incidente, per esempio, solo i mezzi che davvero servono. Questo, oltre al risparmio nella gestione, consente anche di ottimizzare i soccorsi, dato che, prima, il 55 per cento delle telefonate erano considerate ‘inappropriate’, perche’
doppioni, e di salvare cosi’ piu’ vite umane”.
PRESIDENTE PIGLIARU: MODELLO LOMBARDO ADATTO A NOSTRE ESIGENZE – “Siamo molto soddisfatti dell’intesa firmata oggi con il presidente della Regione Lombardia – ha detto il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru -. Il loro modello di Areu e’ eccellente, leggero, orizzontale, basato su un forte coordinamento. E’ decisamente il piu’ adatto alle nostre caratteristiche e alle esigenze della nostra tempistica. Questa collaborazione, con lo scambio di buone pratiche, e’ un ottimo esempio di regionalismo virtuoso”.
SPIRITO LEALE COLLABORAZIONE – “Noi condividiamo questa nostra esperienza, che e’ un’ottima pratica, e la mettiamo volentieri a disposizione delle altre Regioni, in questo caso della Sardegna, che sono naturalmente libere di decidere poi il loro modello organizzativo – ha concluso Maroni – e lo facciamo con lo spirito di leale collaborazione”. (Lnews)











