Sta succedendo qualcosa di strano: il Pd e Sel, i due principali partiti della maggioranza di centrosinistra a Cagliari, attaccano apertamente il sindaco Massimo Zedda. In questo video, potete vedere una parte dell’intervento del capogruppo del Pd Davide Carta nel convegno di sabato sera. Carta spiega come in maggioranza non si sia mai discusso un sì o un no al nuovo quartiere di Su Stangioni, ed è proprio questo il vero paradosso. Una scelta così importante sull’urbanistica per Cagliari, non è stata neanche discussa. Perché? Molto semplice: il sindaco parla poco, soprattutto coi suoi alleati. Il Pd, nonostante l’effetti Renzi, è tenuto ai margini senza neanche un assessore di riferimento, anzi Zedda ha tenuto per sé le deleghe della Sassu e di Pinna. Ma è chiaro che a colpire ancora di più è stato l’affondo di Giorgio Cugusi di Sel, che certifica anche la spaccatura di un partito che con Francesca Ghirra per primo aveva cavalcato il no a Su Stangioni. Giorgio Cugusi è stato chiaro: “Le motivazioni utilizzate da Zedda per bloccare la lottizzazione sono deboli e prive di fondamento – ha detto nel convegno- l’amministrazione dopo trenta anni di inutili attese deve dettare le regole e prendere decisioni sull’aspetto del territorio. Attualmente nessuno è in grado di stabilire quali siano le case da utilizzare per uno scambio con i proprietari dei terreni della lottizzazione di Su Stangioni”. E a colpire ancora di più, è che dopo (vedremo se accadrà oggi) non si sia alzata neanche una sola voce di difesa al sindaco Zedda.
La maggioranza si è come dissolta, non fa quadrato attorno alle posizioni del sindaco. Su Stangioni insieme al teatro Lirico diventano i due punti cruciali attorno ai quali si rischia la crisi proprio a ridosso delle elezioni regionali. Per essere ancora più chiari: il sindaco Zedda potrebbe andare a casa prima del tempo se non riuscirà a ricucire i rapporti con il Pd e con una parte di Sel che evidentemente non si riconosce più nel suo operato. In tanti tendono a smarcarsi lasciando il sindaco sempre più solo, in una solitudine che il sindaco ha peraltro cercato anche sul piano della comunicazione. L’impressione è che per guadagnare voti alle regionali nel centrosinistra bisogna dimostrare di non essere con Zedda, di non essere d’accordo su scelte che stanno dividendo la città. O sulle non scelte, come nel caso dell’Urbanistica dove non si è proprio messo mano, dove nessuno ha capito quale sia l’idea di sviluppo della città da parte di chi governa e ha saputo dire molti no, mai accompagnati da alternative. Si vuole dire no a Su Stangioni? Potrebbe anche essere una scelta giusta. Lo si dica chiaramente e tutti insieme, con coraggio. Conta di più il futuro della città oppure la facile ricerca dei voti? Il sindaco, Pd e Sel, sono ancora insieme?













