Troppo ghiotto il territorio sardo a tal punto da scatenare l’assalto delle multinazionali del vento a proporre due lavori che “litigherebbero” tra loro: “Un fondamentale punto per noi” sottolinea il primo cittadino schierato in prima fila contro i mega progetti che interessano anche il territorio in cui sorge uno dei più importanti siti nuragici della Sardegna. “Si pestano i piedi a vicenda e devono riscrivere i progetti. Le pale dell’una si sovrappongono alle pale dell’altra. La sospensione può durare al massimo 180 giorni. Poi ci sarà una nuova pubblicazione dei progetti e di nuovo partiranno i termini per le osservazioni. Da bravi fratellini, Engie ed Asja taglieranno due pale a testa: hanno mandato apposta il disegnino. I tagli riguarderanno Sanluri e Sardara, non Villanovaforru, ma è evidente che tutti guadagniamo tempo per fronteggiare la minaccia. Ora, contando anche il progetto di Enel Green Power, sui nostri tre paesi grava l’ipotesi di “appena” 24 pale e non più 28. Restiamo in attesa, naturalmente, che la politica sarda faccia il suo mestiere”.











