“Passa la mozione salva motociclisti, cambiamo i vecchi guard rail con i nuovi più sicuri”

Via libera in consiglio regionale, nuovi guard rail dopo le morti di tanti motociclisti sardi


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“Passa la mozione salva motociclisti, ora cambiamo i vecchi guardrail con i nuovi più sicuri”.

I consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, Paolo Truzzu e Gianni Lampis, esprimono la propria soddisfazione per il voto favorevole e unanime, oggi in Aula, sulla mozione per il posizionamento nell’estremità inferiore del guardrail di una barriera salva motociclisti. I recenti fatti di cronaca sono la dimostrazione che i guardrail attualmente utilizzati lungo le strade sarde sono progettati per bloccare le automobili e i mezzi pesanti in caso di urto, ma costituiscono una delle cause principali di morte o mutilazione per i conducenti dei veicoli a due ruote.

I dati. Dal 2011 al 2016, si sono verificati in Sardegna 637 incidenti mortali e 164 hanno visto vittime i centauri. Tra questi ultimi, in 40 sono deceduti nell’impatto con guardrail o pali. Le statistiche, in Italia, rivelano che gli incidenti mortali avvengono prevalentemente sulle strade extraurbane e i più colpiti sono gli individui nella fascia di età compresa tra i 20 e i 39 anni. La tipologia di veicolo maggiormente coinvolta è costituita dalle autovetture, seguita dai motocicli che tuttavia rappresentano la categoria più a rischio con un 32,1% di decessi con un indice di mortalità pari 1,68 morti per 100 veicoli coinvolti.

“Installiamo ora le nuove barriere stradali più sicure che garantiscano l’incolumità anche dei motociclisti in tutte le strade che saranno interessate dai lavori di riqualificazione programmati”, chiede Lampis. “I tanti incidenti stradali, oltre al dramma, hanno una notevole incidenza sui costi economici e sociali sopportati dalla collettività in campo medico, sanitario e assistenziale”.

“Grazie a tutti i colleghi consiglieri, all’Associazione motociclisti incolumi e al suo presidente, Michele Vacca, per il prezioso sostegno e collaborazione – ha commentato Truzzu, promotore della mozione – ora non perdiamo altro tempo, perché questo può voler dire perdere altre vite umane”.


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