Difficoltà di accesso alla piattaforma Rousseau. E poi candidati che in passato hanno partecipato a competizioni elettorali coi vecchi partiti. Gli attivisti cagliaritani sfogano in rete il malcontento per le Parlamentarie.
Citano il codice etico (articolo i) in base al quale il candidato “non dovrà aver mai partecipato a elezioni di qualsiasi livello, né aver svolto mandato elettorale o ricoperto ruoli di amministratore e/o componente di giunta o governo, con forze politiche diverse dal Movimento 5 Stelle a far data dal 4 ottobre 2009”.
Eppure gli attivisti hanno segnalato la candidatura di Paolo Erasmo, candidato (elezioni del 2006) coi Verdi al consiglio comunale di Cagliari, di Antonio Mecatti, candidato Pd alle comunali di Quartu, di Paolo Casu, volto noto della politica cittadina, già consigliere comunale Riformatori e Psd’Az e candidato alle regionali con Uds e Sel, Antonio Massoni, candidato con una Lista civica a sostegno di Piergiorgio Massidda alle ultime comunali cagliaritane e Vittorio Stevelli, candidato Psd’AZ alle ultime comunali del capoluogo.
Ed ecco le principali contestazioni: 1. E’ stata imposta la regola dei 40 anni, chi li ha superati si è potuto candidare solo al Senato, esenti dalla norma i parlamentari uscenti che si sono potuti candidare anche alla Camera. 2. Non è stato fatto un recall per i parlamentari uscenti, per chiamare gli attivisti ad esprimersi su una loro riconferma. 3 Sono stati eliminate tantissime persona capaci, con dei titoli, pulite e che si sono sempre impegnate per il M5S senza che venissero comunicate le motivazioni e sono rimasti nelle liste ex di altre forze politiche. Inoltre si sono ritrovate candidate persone che non avevano completato la procedura o che non avevano avanzato la richiesta di candidatura.









