Un parco avventura totalmente abusivo in un’area archeologico zeppa di vincoli. È quanto hanno scoperto i carabinieri forestali del nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale di Sassari a Cargeghe, nel Sassarese. Il parco, spalmato su più di 40 ettari tra bellezze naturali, flora e fauna selvatica a rischio, è stato sequestrato. I militari hanno trovato percorsi per arrampicata ludico ricreativa a carattere alpinistico ancorati alle pareti delle domus de janas, perforazioni e vie ferrate sul nuraghe Pedras Serradas, ponti tibetani, corde e cavi di acciaio tra i lecci e la macchia mediterranea, e un parco avventura, il tutto realizzato in assenza di permesso di costruire. I percorsi presentavano anche teleferiche pericolanti e gradini installati sui costoni rocciosi della zona, anch’essi non autorizzati sotto il profilo paesaggistico, urbanistico ed archeologico.
La porzione di intervento, estremamente delicata dal punto di vista storico e faunistico, delimitata dal Rio dei Mulini, ricade all’interno di un sito di interesse archeologico e di salvaguardia ambientale, ed è vincolata dalle norme di tutela del patrimonio speleologico delle aree carsiche. Tali norme impongono vincoli in base ai quali non è possibile apporre alcuna modifica al terreno e agli habitat. Quindi, la foratura dei massi o l’antropizzazione alpinistica dell’impervia area riscontrate dai carabinieri sono risultate realizzate in assenza dei titoli previsti dalla normativa di settore vigente. A questo si aggiunge che il complesso era privo del collaudo tecnico determinando in tal modo pericolo per la pubblica incolumità, in quanto l’area è abitualmente frequentata da arrampicatori esperti e da appassionati che si dedicano all’attività sportiva, e anche dalle scolaresche. Il percorso si sviluppa sull’alveo di un corso d’acqua a regime torrentizio e si colloca su un’area soggetta anche al vincolo idrogeologico, determinando potenzialmente un ulteriore pericolo per i frequentatori in caso di piena.











