di Andrea Cabras
Facendo seguito ai vostri articoli su Villanova vi segnalo un’altra storia: Quartiere Marina. Lo scorso giugno, poco dopo le elezioni, i carri attrezzi hanno iniziato a rimuovere le auto dei residenti al ritmo di cinque o sei al giorno da via Principe Amedeo, pressi Auditorium. È vero, mi direte, che c’è un cartello di divieto. A me però avevano insegnato che anche la consuetudine è fonte di diritto. E questo è vero a tal punto che parecchie volte, giusta apposito atto amministrativo, veniva esposto un cartello di divieto temporaneo sotto quello permanente.
Poi la situazione è tornata all’antico: tutti di nuovo a parcheggiare sotto il divieto di sosta permanente. Pochi giorni fa sono tornati i divieti temporanei. Per la sicurezza degli spettatori durante gli spettacoli? Macché… per quelli le vie di fuga sono sufficienti anche con le auto in sosta. La vera ragione è la comodità di alcuni lavoratori che evidentemente sono eccezionali (dicitura del Comune) giacché godono di privilegi che i residenti e coloro che raggiungono il centro della città quotidianamente (e non solo in casi eccezionali) possono solo sognare.
A discapito della nota sui permessi le auto ‘eccezionali’ sostavano tutto il giorno in zona di divieto permanente ribadito da divieto temporaneo.













