“Papà morto col Covid a Cagliari, mamma chiusa in casa da 5 giorni: aiutateci per il funerale”

Il padre è scomparso a 81 anni, “hanno scoperto che aveva il virus dopo che è morto perché ho premuto per fargli fare il tampone. Mamma è blindata in casa, ci servono almeno 5mila euro per le spese del funerale: chi può darci una mano?”. CONDIVIDIAMO TUTTI per aiutare!!


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L’appello è stato lanciato, a nome della madre, Anna Esu, 75 anni, su una piattaforma dedicata: “Funerale per mio marito morto di Covid”. La storia è raccontata lì ed è confermata, con maggiori dettagli, dalla figlia Roberta, 40 anni: “Mio papà, Claudio Pani, è morto lo scorso 16 febbraio a casa. Stava male da giorni, aveva forti dolori alla schiena e, poche ore prima di andarsene, ha avuto una tosse continua. Ho voluto vederci chiaro e sino riuscita a fargli fare un tampone post mortem, che ha confermato la sua positività al Coronavirus”, spiega la donna. Un passato da impiegato, l’81enne era in pensione da anni: “Stava bene, non aveva nessuna malattia. I medici hanno classificato il decesso come infarto, poi è stato scoperto il Covid”. Una morte col virus, insomma. L’anziano viveva con la moglie: “Mamma è stata sottoposta al tampone due giorni fa, attende ancora l’esito. Nel frattempo, abbiamo dovuto tenere il corpo di papà 48 ore in casa, prima che un’agenzia funebre venisse per sanificare tutto e chiuderlo dentro una bara”. 
Operazione fatta, l’uomo riposa al cimitero. Ma ci sono dei problemi: “Aveva una semplice pensione di mille euro, mamma è sempre stata casalinga e non hanno il conto cointestato. Inoltre, la banca non può concederle nessun prestito. Ecco perché abbiamo aperto una raccolta fondi per le spese del funerale, dobbiamo pagare l’agenzia. Ci servono 5mila euro, anche se sappiamo che la cifra è pure un po’ più alta”. La 40enne spiega anche perché ha premuto perché facessero il tampone post mortem al padre: “Avevo dubbi, ora posso dire che quei dolori articolari possono essere frutto di problemi ai polmoni. Papà viveva in casa con mamma, io andavo a trovarlo saltuariamente, ma fare i tamponi è stato utile: pensate cosa sarebbe successo se ce ne fossimo andate in giro, col rischio di contagiare qualcuno”.


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