Palazzoni di Monreale, no alla realizzazione di nuove residenze: “In un’area già compromessa, porterebbe solo ad un aumento dei disagi esistenti” esprime Cabras, “chiediamo che vengano effettuate tutte le verifiche del caso, prevedendo anche l’esproprio e la demolizione degli scheletri, limitando il consumo di suolo” spiega Manca.
In maniera congiunta le commissioni urbanistica e viabilità della Municipalità di Pirri illustrano in una relazione le criticità relative il quartiere di Monreale, esprimendo la contrarietà alla realizzazione di nuove residenze e chiedendo misure efficaci per una reale riqualificazione.
“In queste due settimane” afferma la Presidente della Municipalità Maria Laura Manca, “abbiamo analizzato la delibera e le implicazioni sul territorio anche con esperti. Siamo preoccupati per questa accelerazione, perché l’amministrazione sta accelerando sulla sua approvazione, dopo 40 anni nel giro di due settimane si può decidere le sorti di un intero quartiere? Abbiamo chiesto e ottenuto che l’assessore Angius e i consiglieri di Cagliari della Commissione urbanistica vedessero con i loro occhi quei mostri ecologici. Abbiamo chiesto la sospensione della delibera e la verifica dei costi per il loro abbattimento. Per ora non avvenuto.
Come Municipalità abbiamo chiesto che venga realizzato un parco, e lo ribadiremo formalmente giovedì 12 dicembre alle 18 in Consiglio di Municipalità, in via Riva Villasanta ingresso da via San Quintino. Diciamo basta a nuove residenze. Pretendiamo una vera riqualificazione e non l’ennesima lottizzazione, in un’area in cui regnano degrado e criticità come quelle del traffico di attraversamento. I cittadini meritano rispetto”.
Concetti ribaditi anche da Emanuele Boi, presidente della Commissione Urbanistica della Municipalità e Riccardo Cabras, presidente della Commissione Viabilità e Ambiente.
Sostiene Emanuele Boi: “Allo stato attuale il punto saliente della proposta di deliberazione è quella di verificare la possibilità di modificare la destinazione d’uso da direzionale a residenziale per gli scheletri di Monreale. Una richiesta del genere sta già fornendo un’indicazione ben precisa: autorizzare nuove residenze a Monreale andando a incrementare ulteriormente la pressione demografica in un’area carente di servizi. Come può l’amministrazione comunale prendere scelte in maniera consapevole senza aver valutato tutte le possibilità? È necessario dare delle risposte, attese da quasi cinquant’anni, capaci di soddisfare le reali necessità della comunità pirrese”.
Aggiunge Riccardo Cabras: “Una delle criticità maggiori nella Municipalità di Pirri è il traffico intenso e gli inadeguati collegamenti viabili. Il quartiere di Monreale e le zone limitrofe non sono immuni a questo problema, anzi nel tempo si sono constatati gli enormi disagi soprattutto in alcune ore della giornata in via Stamira e via Tamburino Sardo. L’ennesima lottizzazione, oltre a quelle in via Su Planu e via Montecassino, in un’area già compromessa, porterebbe solo ad un aumento dei disagi esistenti, rendendo ancora più invivibile un quartiere che ha già sofferto per tutti questi anni vivendo in un contesto fatiscente con cumuli di rifiuti, zero servizi e con dei ruderi in vista in uno stato di totale abbandono. Inoltre, è da sottolineare che in tutta l’area circostante c’è una forte carenza di parcheggi, le strade infatti sono sature di veicoli da non permettere nemmeno la realizzazione di percorsi pedonali. È necessario valutare interventi di bonifica dell’area, realizzazione di parcheggi per i residenti e naturalmente mitigare ancora di più il rischio idrogeologico evitando nuovo cemento e abitazioni. Voglio sottolineare il fatto che la conformità della zona è soggetta alla raccolta dell’acqua tanto da creare una falda acquifera sottostante i palazzoni; infatti, i parcheggi sotterranei sono inagibili e risultano allagati. Inoltre in via Stamira è stata realizzata una vasca di laminazione con lo scopo di intercettare l’acqua piovana che convoglia verso via Balilla, Piazza Italia e le zone limitrofe causando forti allagamenti, è pertanto essenziale studiare l’impatto ambientale di ulteriori lottizzazioni e valutare in alternativa la realizzazione di spazi verdi con l’utilizzo di pavimentazioni erbose drenanti e/o piantumazione di alberi essenziali per il corretto funzionamento del ciclo idrogeologico oltre a migliorare la qualità della vita dei residenti di questo quartiere”.










