Il fascino del teatro elisabettiano e i capolavori di William Shakespeare – tra passato e presente – per un divertente e coinvolgente duello tra due attori con le parole del Bardo: giovedì 13 marzo alle 11 al Cine/Teatro Montiggia di Palau, (e prossimamente, giovedì 20 marzo sempre alle 11 al Teatro Tonio Dei di Lanusei) per la Stagione di Teatro Ragazzi 2013-14 del CeDAC, va in scena “One on One Shakespeare” di e con Nunzio Caponio e Simeone Latini.
Dialoghi incalzanti e intensi monologhi si alternano in una pièce, intessuta di frammenti teatrali, che chiama a raccolta i più famosi e amati personaggi creati da uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi, mentre i due protagonisti, due moderni artisti della scena, si cimentano nel gioco dell’interpretazione passando abilmente dall’ironia scintillante delle commedie, ricche di allusioni e doppi sensi, al pathos delle tragedie che toccano le corde della mente e del cuore.
Affascinante “viaggio nelle opere e nel tempo di William Shakespeare”, lo spettacolo scritto, diretto ed interpretato da Nunzio Caponio e Simeone Latini diventa quindi un’occasione per riscoprire l’arte sublime dell’autore di immortali capolavori come “Riccardo III” e “Macbeth”, “Romeo e Giulietta”, “Amleto” e “Otello” ma anche “La bisbetica domata” e il “Sogno di una notte di mezz’estate”. “One on One Shakespeare” propone una duplice prova d’attore, a confronto con opere celeberrime già cavallo di battaglia di grandi artisti del passato, e insieme il piacere di ascoltare il ritmo e la lingua immaginifica – un inglese del Cinquecento e inizio Seicento – del testo originale, accanto alla versione italiana, necessariamente infedele, e in cui si perdono moltre delle sfaccettature e degli calembours che formano un ulteriore livello di lettura – e divertimento – per l’intelligenza del pubblico.
Ironia e dramma delle pagine shakespeariane si mescolano – nello spettacolo – alla situazione tragicomica dei moderni artisti della scena, costretti a inventarsi un teatro che parli ai contemporanei utilizzando le parole dei grandi maestri, come in questo caso, e soprattutto a cercare la chiave per conquistare e interessare un pubblico sempre più distratto e distante dal teatro. Una riflessione sul presente e il futuro dell’arte della recitazione – in cui le delicate questioni dell’interpretazione, filologica o attuale, classica o “cinematografica” per rendere più efficacemente un personaggio lasciano il posto a più concrete emergenze, quale trovare spazi e committenze, in una stagione sempre più difficile e complicata per la cultura in generale e il teatro in particolare.
Fil rouge di “One on One Shakespeare” è comunque l’ironia e la capacità di affrontare in leggerezza l’attualità, quasi un invito rivolto al pubblico per ripensare insieme il ruolo del teatro nella società, al tempo della rete e delle nuove tecnologie virtuali, in cui la dimensione dell’hic et nunc, del qui e ora, l’istante in cui si bruciano emozioni e storie sulla scena davanti agli occhi degli spettatori, potrebbe diventare lo spazio di una nuova agorà.












