È stato interrogato nuovamente questa mattina il 17enne Riccardo, reo confesso di aver ucciso il padre, la madre è il fratellino di 12 anni a coltellate. Circa 70 i colpi sferrati in piena notte dal giovanissimo, 39 solo al fratellino mentre stava dormendo: “Avevo intenzione di pulire il coltello per fare incolpare altri”- ha raccontato al Gip nell’ interrogatorio di questa mattina: “Percepivo gli altri” come persone “meno intelligenti” e “spesso non mi ritrovavo “in certi ragionamenti… si occupano e si preoccupano di cose inutili”, ha rivelato. Sulla notte dei delitti, i legali hanno provato ad annullare, al momento fallendo, l’ipotesi della premeditazione, puntando su un raptus notturno. Tesi che in secondo momento ha cercato di smentire anche il 17enne: “Non avevo ancora ideato questo piano. Però avevo pensato di usare comunque il coltello perché era l’unica arma che aveva a disposizione in casa. Se ci avessi pensato di più non l’avrei mai fatto, perché è una cosa assurda”. Su quella tragica sera, ha aggiunto altro dettagli: ha raccontato di aver preso un coltello giù in cucina poi “ho preso una maglietta nera e l’ho divisa a metà per impugnarlo, perché avevo intenzione di pulire il coltello per fare incolpare altri”. Come già noto, ha colpito per primo il fratellino 12enne. sentite le urla, sono intervenuti i genitori: “Loro sicuramente mi hanno parlato chiedendomi cosa fosse successo e perché avessi l’arma in mano. Hanno acceso la luce, io ero davanti a loro con il coltello in mano. Mi hanno detto di stare calmo, sono venuti in camera con me e lì li ho aggrediti”. Dettagli agghiaccianti, che vanno di pari passo al racconto di questo malessere di cui il ragazzo ha parlato dal primo momento: “Pensavo agli altri come meno intelligenti, volevo cancellare la mia vita di prima”, ha dichiarato. Un malessere peggiorato negli ultimi mesi, insieme alla convinzione “di vivere più a lungo delle persone normali, anche per conoscere il futuro dell’umanità”. “Ogni tanto i miei genitori mi chiedevano se c’era qualcosa che non andava perché mi vedevano silenzioso, ma io dicevo che andava tutto bene”, ha ammesso il 17enne. I nonni e gli zii, come già dichiarato, non hanno intenzione di abbandonarlo e il nonno avrebbe anche rivelato delle confidenze che il nipote gli aveva fatto, come fuggire di casa per andare magari in Ucraina a combattere, idea poi abbandonata.












