La moda del padel conquista Cagliari, in città 60 nuovi campi in pochi anni: archiviato il calcetto

Molto socializzante, facile da praticare anche per persone che non hanno mai giocato a tennis e consentita anche dalle misure anti Covid, la disciplina ha rapito il cuore di tantissimi sportivi cagliaritani. Gli imprenditori hanno fiutato il business e convertito i campi da calcio a 5 cittadini in spazi per le sfide con le racchette


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Addio calcetto, a Cagliari impazza la padel mania. Complici anche le misure anti Covid che hanno condizionato le consuetudini di tutto il mondo, il padel, molto socializzante e facile da praticare anche per persone che non hanno mai giocato a tennis, ha conquistato il cuore di tantissimi sportivi cagliaritani. Così chi prima si divertiva a dare i calci al pallone, ora ha preso in mano la racchetta. E tanti imprenditori, soprattutto in città, hanno fiutato l’affare e seguito la moda, convertendo i campi da calcetto in spazi per la nuova disciplina. Nel capoluogo gli impianti sono 45, ma tra città e area vasta gli impianti sono una sessantina, ma la stessa Federazione fatica a tenere il conto.

Il padel nasce in Sudamerica negli anni ‘70 del secolo scorso, arriva in Italia negli anni ’90 e viene riconosciuto come sport dal Coni, nel 2008.

Ma è solo negli ultimi anni che, anche grazie agli investimenti della Fit, diventa una vera moda. Nel 2020 arriva il Covid e il padel è una delle poche discipline praticabili: è una delle chiavi del recente successo. Il presidente nazionale della Fit, il cagliaritano Angelo Binaghi, riesce ad ospitare, con l’aiuto della Regione Sardegna e il Tennis Club Cagliari, una tappa del Worl Padel Tour ( una sorta di Campionato Mondiale a Tappe) e intanto gli impianti sportivi con campi della nuova disciplina spuntano come funghi, e tanti imprenditori, interessati soprattutto al business dell’affitto del campo, modificano, i loro progetti, e molti campi da calcetto, basket e volley, si trasformano in campi da padel.

Anche, gli imprenditori turistici, afferrano l’occasione, e quasi tutti i resort, villaggi, camping, costruiscono e si sviluppano con campi da Padel.

Al dicembre del 2021, il Comitato Regionale Sardo registra oltre 30 società affiliate, con circa 3 mila tesserati. Una crescita inarrestabile: a giugno 2022 le società sono oltre 55, ed arriveranno presto a superare i 60. “Contare gli impianti è praticamente impossibile”, dichiara Franco Bellini, consigliere del comitato regionale Padel, “io seguo direttamente, la nascita di nuovi impianti, e devo dire, di averne visitati circa 110, e tanti nuovi spuntano ogni settimana”.

Oltre il 50 % degli impianti della Sardegna si trovano tra Cagliari e area vasta. Solo in città ci sono 45 campi ( 39 outdoor  e 6 indoor). Cinque sono di proprietà del Comune: 2 all’aperto (con progetto di copertura) nei campi “Via S’Arrulloni” gestiti dalla Multisport e 3 all’aperto al Tennis Club Cagliari. Gli altri sono nelle strutture di altri enti o di società private: 8 nell’ area del porto turistico Sant’Elmo (Su Siccu, gestiti dall’Orange Marina Padel Club), 3 all’Ossigeno Padel  di via Cimitero, 4 del “Dopolavoro Ferroviario Padel Cagliari” in viale la Playa, 5 nel Padel Spazio Newton in via Newton, 4 della Ferrini Cagliari Padel in viale Marconi, 3 del Padel Santa Lucia in via Crespellani, 6 (al coperto) al Capannone Cagliari Padel di via San Simone (Santa Gilla), 2 al Centro sportivo Bonaria di via Ravenna, uno al Cral Ctm di viale Ciusa, uno al Fun Food Sport di via del Commercio e 3 al Blu Tribune Amsicora. Il 25% degli impianti sardi si trova nella zona di Sassari. Mentre nel resto della Sardegna, per il momento, gli impianti, sono più che altro campi, al servizio turistico, senza sviluppo agonistico, e con poco futuro di continuità agonistica e sociale.

“L’obbiettivo del Comitato Regionale Sardo, ma anche della FIT Nazionale”, aggiunge Bellini, è quello di sviluppare la disciplina padel, come uno sport, che a breve diventerà olimpico”.


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