Nuovo, ennesimo caos nel mondo della sanità sarda. Stavolta, a denunciare una situazione grave non sono i pazienti, ma chi li deve seguire e curare, cioè infermieri e medici. Un trasferimento dei due medici competenti del Marino e del Binaghi al Santissima Trinità. “Quattromilacinquecento operatori di ogni ordine e grado sono costretti a fare chilometri per una visita e le eventuali cure delle quali hanno bisogno. È una scelta inaudita, che mette a serio rischio la sicurezza e la salute stessa dei lavoratori. Siamo al paradosso che i pazienti vengono curati e i medici, invece, no”, tuona Paolo Cugliara, segretario provinciale della Fials. “Così facendo, la Assl fa perdere quegli importanti riferimenti periferici, cioè il medico competente, pronto a intervenire in caso di emergenza o urgenza. Il decreto legislativo 81, il testo sulla sicurezza, è chiaro. Bisogna uscire dall’egida del momento legata al risparmio, perché se è vero che si risparmiano quattrini è altrettanto vero che si mette in serio pericolo la salute dei lavoratori. Siamo pronti a farci valere in tutte le sedi, dall’Ispettorato del lavoro ai carabinieri arrivando, se serve, anche alla Procura della Repubblica”.









