Bimba contesa, tutto il paese in rivolta: “Deve stare con la mamma”

La vicenda a Baressa. Dove gli abitanti sono scesi in piazza contro il tentativo dei carabinieri di portar via la bambina di due anni e mezzo alla mamma dopo che il tribunale aveva dato l’affidamento al padre che si trova a Viterbo. Pili: “Una vergogna. Intervenga il ministro”


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La vicenda a Baressa. Dove gli abitanti sono scesi in piazza contro il tentativo dei carabinieri di portar via la bambina di due anni e mezzo alla mamma dopo che il tribunale aveva dato l’affidamento al padre che si trova a Viterbo. “È inaccettabile che una bambina di due anni e mezzo venga sottratta alla madre e portata a 600 km di distanza dall’altra parte del mare”, accusa Mauro Pili, leader di Unidos su facebook, “quello che sta avvenendo a Baressa in queste ore è semplicemente scandaloso. Non si può intervenire con atti impositivi sulla vita di un minore senza aver tutelato sino in fondo la doppia genitorialità. Il provvedimento del giudice di Viterbo che si vorrebbe attuare a Baressa priverebbe la bambina della figura essenziale della madre. È impensabile che il provvedimento del giudice non tenga conto delle condizioni della giovane madre e le difficoltà del vivere fuori dal proprio contesto territoriale originario. Il ministro della giustizia di concerto con la presidenza del consiglio dei ministri e il Dipartimento per la famiglia intervengano immediatamente per evitare che questa vicenda assume connotati ancora più drammatici di quelli registrati stamane. L’intero paese di Baressa è sceso in piazza per esprimere la totale solidarietà e vicinanza alla madre della bambina, barricata dentro casa per impedire l’esecuzione dell’ordinanza che avrebbe portato via una bambina di due anni e mezzo per portarla a Viterbo provocando di fatto un distacco violento con la propria madre. In vicende come questa occorre buon senso e senso di responsabilità, occorre fermarsi prima che sia troppo tardi”.

Pili ha interloquito a lungo con la madre sui gravi fatti di stamane e ha inviato una missiva urgente al ministro Orlando perché intervenga urgentemente sulla vicenda