File di ore al pronto soccorso e guardie mediche intasate in città. Disagi coi farmaci salvavita e ora anche la chiusura dell’ospedale Marino che costringerà abitanti di Quartu e del Sarrabus ad affrontare il traffico della 554 per arrivare al Policlinico. Sono solo alcuni dei disagi causato dalla nuova riorganizzazione del servizio sanitario in corso di approvazione in Regione, contro il quale si scaglia il centrodestra in consiglio comunale. Il consigliere Federico Ibba, Popolari e Azzurri per Cagliari, ha convocato oggi una conferenza stampa per presentare l’ordine del giorno dell’opposizione che sarà discusso tra due settimane in consiglio comunale alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru.
La Regione ha in corso l’approvazione del servizio sanitario. Secondo il documento presentato dall’opposizione in consiglio comunale a Cagliari, questo processo di riorganizzazione e taglio dei costi sta comportando un progressivo taglio dei servizi territoriali e una contrazione dell’offerta ospedaliera. Timori per la chiusura dell’ospedale Marino (“rischia di fare la fine dell’ospedale vecchio”), fondamentale per i cittadini di Quartu e del Sarrabus per i pronto soccorso continuamente intasati (“code anche di 6/7 ore”) e dei disagi, nel periodo più rigido, al Brotzu (“irrealistica”, sempre per il consigliere centrista, “la promessa di Pigliaru dei 65 milioni di euro” per l’ospedale), dotato di una sala d’attesa col riscaldamento guasto e caratterizzato da un costante sovraffollamento (che aumenta esponenzialmente anche dopo gli sbarchi dei migranti) che espone l’utenza ad una promiscuità fonte di potenziali contagi e di malattie virali.
Un’emergenza che si ripercuote nelle guardie mediche di Cep e Pirri dove gli “utenti sono aumentati a dismisura”. Accuse anche all’inadeguata organizzazione dei farmaci salva vita in via Peretti e timori anche per la necessità di coprire il finanziamento necessario alla copertura dei Lea (livelli essenziali di assistenza) aggiornati dal governo, ma coi costi in carico alla Regione.
Davide Galantuomo, consigliere comunale a Quartu ha denunciato la situazione del Santissima Trinità (laboratorio di analisi accanto al deposito delle risultanze del reparto Malattie infettive) e ha detto no allo smantellamento dell’ospedale Marino per il potenziamento del Brotzu. Gianluca Usai e Nanni Pulli consiglieri comunali hanno poi fatto il punto sui disagi a Sestu e Selargius.
L’attesa ora è tra 15 giorni, quando l’assessore Arru parteciperà al dibattito sulle ricadute in città della riorganizzazione del servizio sanitario.













