Oncologico, anche dieci ore di attesa per la chemioterapia: “Basta, è intollerabile per i nostri malati”

Cure al rallenty, file estenuanti per i malati di tumore all’Oncologico, esplodono le proteste- Angioni (Usb Sanità): “È eclatante l’inadeguatezza delle risposte date ai bisogni e alle necessità delle migliaia di pazienti che loro malgrado afferiscono all’unico centro specializzato di riferimento”


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Oncologico, anche dieci ore di attesa per la chemioterapia: “Basta, è intollerabile per i nostri malati”. Cure al rallenty, file estenuanti per i malati di tumore all’Oncologico, esplodono le proteste. Oggi prende posizione Gianfranco Angioni della Usb Sanità: “Quanto emerso in questi giorni sulle problematiche organizzative che vedono coinvolti i pazienti che fanno riferimento al Presidio Ospedaliero Businco ( Oncologico) di Cagliari, queste sono sicuramente solo la punta di un iceberg, che emerge sempre più frequentemente con tutta l’evidente amarezza e rabbia, che oramai è amplificata anche a livello mediatico. È eclatante l’inadeguatezza delle risposte date ai bisogni e alle necessità delle migliaia di pazienti che loro malgrado afferiscono all’unico centro specializzato di riferimento sul territorio regionale per le diverse patologie neoplastiche trattate. Non si possono tollerare 10 ore di attesa per poter vedersi somministrare la terapia chemioterapica”.

Il sindacalista Angioni riconosce i problemi organici ma chiede un deciso cambio di passo ad Assl e Regione, per una situazione non più tollerabile: “Non si possono tralasciare le difficoltà organizzative logistiche e strutturali ai cui fanno riferimento le diverse Chirurgie ubicate nello stesso Presidio Ospedaliero; tra cui la Chirurgia Ginecologica, Senologica e Toracica, le stesse unità operative si devono ripartire le ore di utilizzo delle sale operatorie, peraltro distribuite in maniera abbastanza discutibile, inoltre le ore assegnate non sono sufficienti a poter soddisfare in maniera ottimale le esigenze dei pazienti in lista d’attesa e permettere alle diverse professionalità sanitarie di espletare in maniera favorevole le loro competenze. Servono immediatamente risposte puntuali e precise che non possono essere più disattese. Come USB Sanita’ avendo già segnalato in maniera circostanziata e in diverse occasioni tutte le criticità, ritenendo oramai intollerabile le insufficienti risposte date, siamo pronti a mettere in atto tutte quelle misure di tutela e di salvaguardia necessarie a poter garantire cure dignitose atte a migliorare la qualità della vita delle persone affette da queste patologie, e di conseguenza dei loro familiari, anche con una richiesta di verifica ispettiva da parte del Ministero della salute”.


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