“Non c’entro niente, sono estraneo alla vicenda, non ero neanche a Palau. Sono incredulo”: è questo, in estrema intesi e stando a quanto riportato dai suoi legali, quello che ha detto Luca Franciosi, il giardiniere lombardo indagato per favoreggiamento nell’inchiesta sull’omicidio di Cinzia Pinna, agli inquirenti che lo hanno interrogato. Franciosi, 26 anni, manutentore stagionale in Costa Smeralda è assistito dagli avvocati Nicoletta e Maurizio Mani, che definito kafkiana la situazione del suo assistito, e da Antonello Desini, ed è stato interrogato in tribunale a Tempio Pausania dalla sostituta Noemi Mancini, titolare del fascicolo, e dal procuratore della Repubblica Gregorio Capasso.
A tirare in ballo Franciosi è stato lo stesso Ragnedda, che poi ha provato a scagionarlo. Franciosi è arrivato in procura con la testa coperta da un cappuccio. Ha anche detto agli inquirenti di essere andato a una festa a Conca Entosa, nei giorni successivi al femminicidio della 33enne, ma di non aver notato nulla che potesse far pensare a quanto successo.












