Un video social che è costato caro alla scrittrice Cecilia Parodi, condannata ad un 1 anno e 6 mesi per alcune frasi antisemite pronunciate online anche contro la senatrice a vita Liliana Segre.
La sentenza, pronunciata dal giudice milanese Luca Milani parla di “propaganda di idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale”, che hanno portato quindi alla condanna della scrittrice.
La denuncia era partita proprio dalla senatrice Segre. “Odio tutti gli ebrei, tutti gli israeliani, dal primo all’ultimo. Odio tutti quelli che li difendono, tutti i giornalisti, tutti i politici, tutti i parac**i”, le parole pronunciate da Parodi. E ancora: Perché avete rovinato il mondo? Ci avete depredato di ogni diritto, della giustizia”. E ancora: “Se un giorno dovessi vedervi tutti appesi per i piedi e non basta piazzale Loreto, serve piazza Tienanmen per appendervi tutti, io vi giuro che sarò in prima fila a sputarvi addosso”. Frasi tremende che poi ha rivolto direttamente a Segre: “Quando una persona soffre di grave demenza senile, è una bestemmia pagarle il vitalizio”, “Bestemmie sono la sua esistenza e autorevolezza”. E ancora: “Non l’ho mai tollerata, ho atteso parecchio per esprimere quel che penso, perché mi hanno insegnato a rispettare gli anziani. Però la vita mi ha insegnato anche che non c’è limite alla cattiveria e io odio i malvagi di qualsiasi età”.
Parole che non sono passare certamente inosservate e che hanno portato in tribunale la scrittrice, fino all’attuale condanna. Parodi ha affermato di essere dispiaciuta per l’accaduto e dovrà risarcire con 10 mila euro la senatrice.
Foto del nostro partner QN













