In merito alla concessione retrodemaniale che era stata affidata alla società cooperativa Blue Oasis, che gestisce il locale che questa notte è stato distrutto dalle fiamme, l’Amministrazione comunale di Quartu precisa in una nota che, in seguito alla determina di decadenza dello scorso 28 novembre, è già stata programmata per il prossimo 15 giugno la re-immissione in possesso dell’area nella disponibilità del Comune. La stessa area dovrà essere restituita esattamente come previsto in convenzione.
OASI DEI 7 VIZI. A seguito di un utilizzo improprio del bene, l’Assessorato alle Attività Produttive era dovuto intervenire due volte, nel 2015 e poi anche nel 2016, con l’ordinanza di chiusura in cui si sottolineava come il concessionario poteva fare uso delle aree e delle infrastrutture solo per gli scopi previsti in convenzione, ovvero attività di bumper boat (autoscontro acquatico) per adulti e bambini, attività ginnico ricreative in acqua e noleggio di minicars elettriche per bambini, mentre l’attività di bar era limitata alla sola vendita di prodotti preconfezionati.
La conseguenza è stata l’intervento della squadra amministrativa della Questura di Cagliari, che ha accertato gli abusi e applicato le relative sanzioni. Il concessionario ha infatti palesemente e ripetutamente violato la convenzione, come risulta dai verbali della Questura, con violazioni che peraltro non si limitano al mancato adempimento del contratto ma coinvolgono questioni attinenti la pubblica sicurezza: la trasformazione dell’attività in una discoteca appare infatti lampante.
Pertanto gli uffici preposti hanno dovuto procedere con la procedura di decadenza. La determinazione relativa, la n. 947 dello scorso 28 novembre, precisa anche la causa dell’atto, ovvero il mutamento sostanziale e non autorizzato dello scopo della concessione. Come da clausola di cui all’art. 13 della convenzione si è pertanto provveduto a risolvere il contratto per inadempimento del concessionario.
IL RICORSO. La Cooperativa Blue Oasis ha poi presentato ricorso contro il provvedimento al Tribunale Amministrativo Regionale della Sardegna, richiedendo l’annullamento delle ordinanze, dei verbali della Questura e quindi anche della decadenza della concessione, previa sospensiva. Tuttavia, con ordinanza 78/2017, pubblicata il 6 aprile 2017, il Tribunale si è espresso negativamente, ritenendo non sussistano gli elementi per la sospensione, perché il provvedimento impugnato è ampiamente e congruamente motivato, posto che sin dal 2015 le violazioni sono state non solo accertate, ma anche persistenti. Inoltre le condotte addebitate al ricorrente mettono in evidente pericolo l’incolumità delle persone data la palese inadeguatezza dei locali utilizzati per un’attività, quale quella di intrattenimento danzante, assolutamente priva di autorizzazione.
Pertanto gli uffici comunali preposti hanno provveduto a convocare il concessionario per la re-immissione in possesso dell’area in questione, che dovrebbe avvenire il prossimo 15 giugno. Il concessionario è anche tenuto, come da convenzione, al ripristino dello stato dei luoghi.











