Oasi dei 7 Vizi, all’indomani dal tremendo inferno di fuoco. Prime ore del mattino, ecco le desolanti immagini di ciò che è rimasto dopo il rogo di questa notte, che ha letteralmente distrutto gran parte della struttura in legno sul fronte mare del litorale quartese. E’ certamente di natura dolosa l’incendio che ha divorato il locale estivo dei “7 Vizi”: il sopralluogo degli ispettori dei Vigili del Fuoco servirà proprio a confermare questa ipotesi, mentre resta la rabbia e l’amarezza per l’episodio che ha lasciato allibita mezza città. E ieri, durante le complicate operazioni di spegnimento, erano un centinaia le persone, curiose, che si sono fermate a vedere lo sfacelo, intorno a mezzanotte, quando le alte fiamme e soprattutto le colonne di fumo, hanno invaso gran parte del litorale quartese.
LE INDAGINI. E a margine di questo inquietante episodio, ci sono i dubbi, tanti dubbi sul perché e sul come qualcuno abbia potuto compiere questo gesto estremo. Certo è che sulla struttura aleggiavano ancora perplessità su un’eventuale riapertura e inaugurazione, soprattutto c’era l’incognita dei permessi per una imminente e possibile nuova gestione, dopo quella conclusa degli ex titolari (Giuseppe Curreli ed Emilio Callai) che l’avevano avviata tra il 2015 e 2016 con numeri eclatanti. Addirittura c’è chi avanza il sospetto di un vero e proprio attentato incendiario messo su a regola d’arte, ma sono solo e soltanto ipotesi affrettate che per ora non sono avvalorate da alcun presupposto specifico. Ora su quella che era una meravigliosa struttura, c’è solo la puzza di bruciato e una desolante cartolina annerita di travi in legno e materiale ormai inutilizzabile che per tanti rappresenta l’ennesima “vittoria” di ignobili persone dedite a delinquere. Gli investigatori della Questura di Cagliari e del Commssariato di Quartu hanno avviato le indagini per cercare di dare un’identità ai responsabili del vile gesto.










